Rock News
05/06/2019
Chris Cornell è scomparso ormai da due anni ma la sua musica continua a vivere: oggi Tom Morello fa sapere che esiste una grande quantità di materiale ancora inedito degli Audioslave e c’è anche una speranza che, prima o poi, questi brani vengano pubblicati in un lavoro postumo.
“Certamente esiste una possibilità che questo materiale venga pubblicato – ha dichiarato Tom Morello a Guitar World – in realtà, al momento non ci sono progetti per questa pubblicazione, ma del resto non ci sono neanche condizioni che potrebbero impedirla. Arriverà un momento in cui capiremo cosa fare, anche perché c’è davvero una grande quantità di materiale già registrato e valido che non è stato pubblicato finora. Alcune delle scelte a proposito delle canzoni da inserire nei dischi è stata quasi arbitraria. Tra queste ci sono alcune delle mie canzoni preferite degli Audioslave che non hanno mai visto la luce – ha sottolineato – quindi, spero davvero che potranno venir fuori in qualche modo”.
Probabilmente se finora nulla si è ancora mosso in tal senso è perché per tutti gli amici e i compagni di band di Chris è stato difficile affrontare la sua perdita e, di conseguenza, è stato anche difficile, se non impossibile, riuscire a pensare a eventuali pubblicazioni. Lo stesso Tom Morello ha confessato di non essere ancora riuscito ad assimilare quell’enorme dolore: “No, non l’ho ancora superato, è brutale – ha detto – lui era un mio grande amico, un grande artista e io non ho mai smesso di essere un suo fan. Ma il vuoto che ha lasciato non potrà mai essere colmato. Sono stato felice che siamo riusciti a organizzare il concerto in sua memoria, sembrava che tutti fossero fan di Chris Cornell in tutto il mondo solo per quello che stava accadendo quella sera. E per cinque ore – ha continuato – i suoi amici, i suoi compagni di band, i musicisti che i suoi figli amavano, tutti si sono riuniti per rendere omaggio all’incredibile artista che è stato. Durante ogni mio concerto dedichiamo a lui alcuni momenti, così mi sembra di sentire ancora riecheggiare la sua voce”.
Una scomparsa tragica e inaspettata come quella di Chris Cornell, così come quella di tanti altri artisti negli ultimi anni, ha riportato l’attenzione su gravi patologie che spesso colpiscono proprio i personaggi del mondo della musica, come la depressione, l’ansia o l’abuso di sostanze. Negli ultimi tempi proprio per questo motivo, in tanti stanno cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi, perché si tratta di problemi dei quali si parla sempre troppo poco, quasi fossero un tabù.
“Penso che il gene creativo e il gene legato all’instabilità mentale siano collegati – ha commentato in proposito Tom Morello – a tutto questo ci si potrebbe aggiungere il gene dell’assuefazione. Non deve stupire, dunque, se alcune delle persone più talentuose al mondo si ritrovino a dover lottare con questi problemi. E questa è la brutta notizia. La buona notizia, invece – ha aggiunto – è che nel caso di Chris, lui è riuscito a sfruttare questi demoni per creare una carriera incredibile, per comporre parte della migliore musica rock di sempre, per registrare alcune tra le più grandi canzoni mai incise prima, quindi – ha concluso – lui ci ha lasciato tutto questo in eredità. L’unico problema è che non abbiamo più Chris”.
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