Rock News
04/06/2019
“Wow, questo è molto meglio di Wembley”, commenta il frontman dei Muse, Matt Bellamy, di fronte alla folla urlante del London Stadium per lo show avveniristico della band.
Dal racconto di New Musical Express, il nuovo tour del gruppo porta alla vita la realtà ipertecnologica di “Simulation Theory”, il nuovo album della band di Matt Bellamy, pubblicato lo scorso novembre: una produzione che gioca su un futuro in cui gli algoritmi si evolvono al punto da rendere gli umani schiavi dell’intelligenza artificiale.
Bellamy sale sul palco percorrendo una passerella tra la folla, affiancato da truppe d’assalto che indossano uniformi luminose e che presto si trasformano in una banda di ottoni per richiamare il recente singolo “Pressure”. La faccia di un robot alieno minaccioso (conosciuto affettuosamente tra Musers come Murph) viene proiettata sul grande schermo al grido di “YOUR ASS BELONGS TO ME NOW”, che apre “Psycho”. L’oscuro esercito di ballerini invade il palco per combattere l’imminente minaccia androide.
Più un musical che un concerto da stadio: una discoteca intergalattica in cui i Muse suonano “Bliss”, “Hysteria”, “Madness”, “Time Is Running Out” e “Starlight”, mostrando la loro prodezza pomp-rock. Un intermezzo cinematografico, durante l’assolo di Bellamy in “Pray (High Valyrian)”, un cenno a “Origin Of Symmetry” ed è arrivato il tempo del bis: la performance si conclude con la band che si lacera nell'apertura bestiale di “Stockholm Syndrome”. Dal retro palco, emerge, in una nuvola di fumo, il gigante robo-scheletrico Murph, con le sue mascelle che sembrano afferrare la folla.
La realtà si confonde con il futuribile nel "Simulation Theory Tour", che toccherà anche l’Italia il 12 e il 13 luglio allo Stadio San Siro di Milano e il 20 luglio allo Stadio Olimpico di Roma, dove Virgin Radio sarà la radio ufficiale.
Visualizza questo post su InstagramKöszönöm, Budapest, csodalatos voltal! #simulationtheoryworldtour #simulationtheory#muse
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