Rock News
28/03/2019
Nel 1970 usciva l’album di esordio dei Black Sabbath. È così che vide la luce uno dei gruppi heavy metal più influenti di sempre. Ma le cose non furono facili per i quattro componenti storici della band. In un’intervista al magazine Metal Hammer, il chitarrista e fondatore Tony Iommi ha ricordato quei momenti. Era sconcertato per le critiche negative che la loro prima fatica discografica in studio aveva ricevuto, ma ha ammesso che essere etichettati come band satanista in un certo senso li ha aiutati.
Lavorare in uno studio di registrazione è stata una cosa complicata per i Black Sabbath: erano abituati solo alle esibizioni dal vivo. Quindi, quel primo album omonimo, per loro è stato davvero un traguardo, erano eccitati. Come ricorda Tony. Ma quella eccitazione si è mitigata ben presto quando i critici hanno stroncato LP. “Non è stato bello leggere le recensioni”, ha dichiarato il chitarrista. “Dissero che l’album non era piaciuto praticamente a nessuno. È stato un po’ sconvolgente”.
In quello stesso periodo, l’etichetta del satanismo era attaccata alla band. “Penso che in un certo modo ci abbia aiutato”, ha ammesso Tony Iommi. "A un certo punto non facevamo nessuna intervista e quindi la gente non sapeva nulla di noi. Mi dissero di persone che avevano paura di incontrarci. Ma tutto questo ha creato un’idea su di noi e la gente voleva venire a vedere come eravamo. Quella immagine era buona e cattiva, davvero”.
Proseguendo nell’intervista, Tony ha anche ammesso che insieme al bassista Geezer Butler si erano interessati all’occulto e avevano utilizzato anche l’Ouija, uno strumento che si usa per le comunicazioni mediatiche. “Eravamo giovani – ha detto – e provavamo semplicemente a sperimentare le cose”.
Alla fine il successo è arrivato e le critiche negative per quel primo album divennero solo un lontano ricordo. “La cosa più importante è che abbiamo creduto in quello che stavamo facendo, questo è il modo in cui abbiamo affrontato la vita, fin dall’inizio. Abbiamo dovuto superare molte difficoltà, ma abbiamo fatto progressi. È l’unico modo per farlo. Non puoi cadere a pezzi a causa di quello che dicono gli altri. Devi credere in quello che fai. E noi certamente lo abbiamo fatto”. Ha concluso così Tony Iommi, lanciando un messaggio importante e di amore per le proprie passioni.
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