Rock News

10 Rock Urban Legends Vol. 1: le teorie complottiste più famose della storia del rock

Le voci più strane e le teorie più assurde attorno alla vita delle rock star

10 Rock Urban Legends Vol. 1: le teorie complottiste più famose della storia del rock

06/02/2019

Nell’era dei 'terrapiattisti', non ci si deve stupire se anche nel mondo della musica c’è chi crede a teorie complottiste: per quanto possano sembrare assurde, infatti, molte di queste bizzarre idee, pur fondandosi spesso su ragionamenti del tutto privi di riscontri reali, riescono a convincere molte persone e a dilagare, oggi anche grazie ai social network. 

Se pensate che la teoria secondo la quale Paul McCartney sarebbe stato sostituito da un sosia nel 1967 sia la più assurda, vi renderete presto conto che ce ne sono forse anche di peggiori. Eccone alcune:

Nel 2015 Dave Grohl si è rotto una gamba durante un concerto dei Foo Fighters ma, con grande coraggio, ha continuato a suonare anche con la gamba rotta. Per proseguire il tour la band ha poi utilizzato un ‘trono’ speciale creato appositamente per fare in modo che Dave suonasse da seduto. Secondo alcuni complottisti, invece, la rottura della gamba in realtà non sarebbe mai avvenuta: il frontman avrebbe finto tutto solo per alzare il prezzo dei biglietti dei concerti successivi. A queste accuse il cantante ha risposto per le rime, come è nel suo stile.

La seconda teoria che vi raccontiamo riguarda il leader dei Depeche Mode: secondo alcuni Dave Gahan sarebbe un vampiro. Tutto è nato da un’intervista durante la quale il cantante ha raccontato di dormire in letto a forma di bara; ma a diffondere la convinzione della natura sovrannaturale del cantante ha contribuito anche la voce secondo la quale avrebbe morso sul collo un giornalista nel backstage di un concerto durante il tour del 1994; in un’altra intervista Gahan ha dichiarato “Potrei davvero essere un vampiro nella mia immaginazione”. I suoi strani comportamenti e la dipendenza dalle droghe nel corso della sua carriera hanno fatto il resto. Pare, inoltre, che durante un tour in Sud America, al cantante sia stata recapitata una bara, ma per scherzo.

Già nota è la teoria secondo la quale la canzone degli Eagles, Hotel California, sarebbe legata al satanismo: in questo caso tutto è nato da alcuni versi del testo in cui si parla di una “bestia” da uccidere, mentre l’hotel in questione sarebbe metaforicamente l’inferno, luogo dal quale “gli ospiti non possono fuggire”. Anche la copertina del singolo ha fatto molto discutere: secondo alcuni, la foto sarebbe stata scattata nei sotterrai della Chiesa di Satana fondata da Anton Lavey e sarebbe proprio lui la figura che si vede nell’immagine. La teoria è stata poi ovviamente smentita: la figura in questione è in realtà una modella e la location è il Beverly Hills Hotel.

Una teoria riguarda anche gli AC/DC: secondo quanto riportato nella biografia scritta da Jesse Fink, “Bon: The Last Highway”, quello che forse è stato l’album di maggior successo della band, Back in Black, sarebbe in realtà stato scritto da Bon Scott. Secondo questa teoria, dopo la morte del musicista tutti i suoi averi furono restituiti alla famiglia, tranne un quaderno contenente i suoi appunti, ritrovato e portato via, invece, dagli altri membri della band o da qualcuno che lo ha fatto per loro. 

Esiste poi una lunga serie di teorie sui decessi delle star più famose, della quale vi riportiamo solo le principali. La prima è quella legata alla morte di Bob Marley ed è davvero molto singolare: secondo alcuni, infatti, il cantante sarebbe stato ucciso dalla CIA. In questo caso, in effetti, qualcosa di strano c’è: secondo la versione ufficiale, il cantante è morto per un melanoma scoperto per caso sul suo alluce, dopo un infortunio durante una partita di calcio. Bob si sarebbe rifiutato di amputarsi il dito e così il cancro si sarebbe diffuso nel suo corpo, uccidendolo. Secondo i complottisti, però, non è andata così: Marley sarebbe morto avvelenato dopo aver indossato un paio di stivali contenenti un filo di rame che avrebbe iniettato il veleno nel suo dito. Le scarpe gli sarebbero state date dal figlio dell’allora direttore della CIA, William Colby. Il motivo del presunto omicidio? Semplice, Marley avrebbe iniziato a infastidire i potenti con i suoi messaggi di pace e la sua crescente influenza. Secondo i complottisti, inoltre, prima di riuscire nel loro intento gli uomini della CIA avrebbero provato a uccidere il cantante in un’altra occasione: nel 1976, in effetti, Marley è sopravvissuto a un attentato da parte di tre uomini armati in Jamaica.

Una teoria simile riguarda anche Jimi Hendrix, la cui morte è stata in effetti misteriosa sin dall’inizio: il cadavere del musicista è stato ritrovato nella stanza di albergo di una donna che aveva appena incontrato. Secondo il medico legale che effettuò l’autopsia, il chitarrista morì per soffocamento dopo aver ingoiato il proprio vomito. Qualche anno dopo James Wright rivelò che l’allora manager di Hendrix, Michael Jeffrey, gli confessò di aver ucciso l’artista dandogli intenzionalmente delle pillole mischiate con del vino: “Ho dovuto farlo – gli avrebbe detto – Jimi mi avrebbe fatto guadagnare molto di più da morto che da vivo”. 

La teoria sulla morte di Kurt Cobain, invece, riguarda il presunto coinvolgimento di Courtney Love: ancora oggi, infatti, sono tanti i fan dei Nirvana convinti che la cantante abbia avuto a che fare con la scomparsa del marito. Secondo i complottisti, Courtney avrebbe convinto un suo amico a uccidere Cobain per poi fare in modo che sembrasse un suicidio: l’ex cantante delle Hole avrebbe agito così per ereditare la fortuna di Kurt che, invece, proprio in quel periodo avrebbe deciso di divorziare, fattore che le avrebbe impedito di ereditare i suoi soldi.

Sulla morte di John Lennon sono state dette centinaia di cose, ma forse la teoria più assurda è quella che vede protagonista Stephen King: secondo i complottisti lo scrittore avrebbe ucciso il musicista dopo avergli chiesto un autografo. La teoria nasce da una foto scattata nel giorno della sua morte che mostra Lennon mentre firma un autografo a un ragazzo che, secondo i sostenitori di questa bizzarra idea, assomiglierebbe proprio a King.

Di complotto si parla anche nel caso della morte di Brian Jones: secondo qualcuno, infatti, il fondatore dei Rolling Stones sarebbe stato assassinato. Come al solito, la causa della morte fu attribuita ad alcool e droga, ma diversi punti poco chiari hanno portato persino a riaprire le indagini in tempi recenti: a quanto pare l’autore dell’omicidio su Frank Thorogood, l’unico presente al momento del decesso del musicista e reo confesso sul letto di morte. A quanto pare per gioco mise la testa sott’acqua a Jones che però svenne a causa dell’asma e delle sostanze stupefacenti che aveva assunto quella sera, cadendo nel fondo della piscina, dove morì poco dopo. Sulla vicenda, però, restano ancora diversi punti oscuri.

Nel caso di Jim Morrison, infine, la teoria è che in realtà l’artista non sia mai morto: questa idea è supportata dai numerosi presunti avvistamenti del cantante dei Doors in diversi luoghi del mondo, da Parigi a San Francisco. Morrison, inoltre, amava molto il poeta Rimbaud e secondo alcuni si sarebbe ispirato proprio a lui: il suddetto poeta, infatti, avrebbe finto di essere morto per poi sparire e andare a vivere in Africa.

Rock News

Foto

Virgin Radio sempre con te!

disponibile su