Rock News
29/01/2019
Spesso anche le più grandi band rock hanno nel loro repertorio qualche canzone più lenta e romantica, le classiche “rock ballads” che spesso dividono il pubblico: c’è chi le ama e chi, invece, pensa siano troppo smielate e poco adatte, appunto, a una rock band. I Guns N’ Roses, ad esempio, nella loro carriera hanno scritto diverse canzoni di questo genere, come le famosissime November Rain, Don’t Cry e Sweet Child O’ Mine, anche se quest’ultima è un po’ diversa dalle altre, avendo un ritmo non lento come quello classico delle ballads, bensì più incalzante e vivace.
In un’intervista rilasciata a una tv australiana e riportata da Alternative Nation, Slash ha parlato proprio di quest’ultima canzone rivelando di non averla mai amata molto: “Accade spesso che ti ritrovi a scrivere qualcosa che pensi sia forte ma in realtà poi non sai mai come lo percepirà il pubblico – ha spiegato il chitarrista – io sono quello che inizialmente non è stato un grande fan di Sweet Child O’ Mine all’epoca della sua pubblicazione. Non era tanto per il riff, quanto per il tipo di canzone che rappresentava in quel momento. Noi eravamo una band abbastanza tosta e invece questa canzone era una sorta di ballad dal ritmo vivace. Ho continuato a considerarla così negli anni, ma non avrei mai immaginato che quel riff sarebbe stato apprezzato così tanto”.
Non è la prima volta che Slash parla di questa canzone; già nel 2014, infatti, in un’intervista per WEBN aveva spiegato i motivi di questa sua avversione nei confronti di questo pezzo che, invece, è amato dalla maggior parte dei fan dei Guns N’ Roses: “Non l’ho mai odiata, ma allo stesso tempo non sono mai andato matto per Sweet Child O’ Mine, e questo può darvi un’idea di quanto sia credibile la mia opinione – ha scherzato – in realtà amo il riff, ma non la canzone in sé”.
Anche in quell’occasione, il chitarrista ha ribadito che secondo lui questa canzone non è adatta a una band come i Guns N’ Roses: “Noi siamo sempre stati una band hardcore, una rock band sullo stile degli AC/DC e con molto carattere. Quando scrivevamo una ballad, di solito era malinconica, in stile blues. Questa invece è una ballad dal ritmo veloce. È la cosa ‘più light’ mai scritta prima – ha aggiunto – ma allo stesso tempo è una grande canzone. Non voglio demolirla però a volte penso che davvero non sia adatta al nostro stile. Ma, ovviamente – ha concluso – è stata una delle nostre più grandi hit”. Quello che conta, alla fine, è infatti il giudizio del pubblico: considerando che, dopo la sua uscita nell’agosto del 1988 come terzo singolo tratto da Appetite For Destruction, è salita ben presto al primo posto delle classifiche dei singoli più venduti in America ed è stata l’unica canzone dei Guns a raggiungere questo risultato, forse Sweet Child O’ Mine è davvero un grande pezzo e certamente uno dei più amati dal pubblico, chissà, magari proprio perché è una ballad 'speciale' e diversa dalle altre.
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