Rock News
01/12/2025
Nel 2005 a Dublino, davanti al pub Bruxelles nel quartiere di Grafton Street è stata svelata la statua dedicata ad un’icona rock della città e della musica irlandese, Phil Lynott cantante e bassista dei Thin Lizzy. Per Jon Bon Jovi, che ha annunciato il ritorno sul palco con i Bon Jovi con una serie di concerti al Madison Square Garden a New York e poi tre date tra Inghilterra e Irlanda a Edimburgo, Dublino e Londra, quella statua ha un significato speciale: “I Thin Lizzy sono il motivo per cui scrivo canzoni”.
Phil Lynott è nato in Inghilterra a West Bromwich dalla relazione tra un padre inglese (originario della Guiana Britannica) e sua madre irlandese, ma dopo i primi anni nel quartiere di Moss Side a Manchester è cresciuto a Dublino con i nonni materni e dopo aver imparato a suonare il basso da un amico, e aver ascoltato la collezione di dischi americani dello zio, Phil Lynott forma i Thin Lizzy nel 1969. La madre Philomena è rimasta a Manchester, dove gestisce un albergo, il Clifton Grange detto “The Biz” che viene citato in un pezzo nel primo album dei Thin Lizzy che esce nel 1971.
Dopo il singolo Whiskey in the Jar dei Thin Lizzy, Phil Lynott diventa una star, guida la band in una sperimentazione tra musica irlandese e rock psichedelico anticipando il suono hard rock per dodici album, prima della scomparsa per overdose nel 1986 a 36 anni. Jon Bon Jovi ha detto che la band ha avuto un impatto enorme su di lui: “Ero un teenager del New Jersey quando i Thin Lizzy uscivano con brani fondamentali come The Boys Are Back in Town e Jailbreak. Erano divertenti e pieni di storie”.
Bon Jovi ha registrato una cover di The Boys Are Back in Town per la riedizione deluxe dell’album New Jersey del 1988 e l’hanno suonata spesso dal vivo. Phil Lynott aveva una grande presenza scenica, e un’energia live speciale: “Ha cambiato il mio modo di suonare negli stadi” ha detto Jon Bon Jovi in un’intervista presentando il tour del 2026, e spiegando che tornerà a visitare la statua di Phil Lynott come ha già fatto durante la sua ultima visita a Dublino, “Mi ricordo quando il mio insegnante di chitarra ha tirato fuori lo spartito di Boys Are Back in Town e mi ha detto: suona questo. Era la ricetta di una pozione magica”.
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