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Queen, Brian May: "Sono sempre stato affascinato dal suono della chitarra rock-blues di Billy Gibbons e da quella di Eric Clapton"

Redazione Virgin Radio

Il chitarrista dei Queen ha spiegato come l’essenzialità degli ZZ Top e la classe di Slowhand abbiano influenzato il suo stile

Nell’estate del 1977 i Queen entrano in studio per registrare l’album News of the World e Brian May rende omaggio alla sua passione per il blues con un pezzo, Sleeping on the Sidewalk. È l’unico pezzo nella carriera dei Queen che viene registrato in un solo take ed è l'esempio della ricerca di semplicità anche in una band complessa e virtuosa come i Queen. Un pezzo che ha reso Brian May un chitarrista dal tocco unico e riconoscibile all'istante per il suo stile.

Fra i suoi punti di riferimento nel mondo del blues, spiccano fra tutti Eric Clapton, a cui ha dedicato il suo album da solista, registrato con Edward Van Halen, Star Fleet Project, e soprattutto il brano strumentale contenuto all'interno di quest'album, Blues Breaker, e Billy Gibbons, uno dei chitarristi dal suono più pulito e nitido, creatore di un boogie elettrico che ha lanciato gli ZZ Top, facendoli arrivare al successo.

“Billy, per me, è il rock blues, un chitarrista evoluto ma assolutamente puro. Non ci sono mai momenti teatrali o eccessivi nelle canzoni degli ZZ Top. L’ho sempre ammirato.”


Una caratteristica degli ZZ Top è l’immagine di Gibbons come fuorilegge texano vissuto, ironico, dotato di un grande senso dell’umorismo da sempre impresso nella mente dei fan. “Ho sempre amato gli ZZ Top per la loro essenzialità. Inoltre, per me, Billy Gibbons è un esempio di come rimanere eternamente cool nel corso dei decenni” ha dichiarato Brian May, che ha detto di aver imparato da lui a evitare ogni elemento superfluo e ogni tecnicismo inutile, mantenendo però il virtuosismo e la ricerca di sperimentazione – soprattutto con le contaminazioni pop elettroniche, a partire dagli anni ‘80 con gli album Hot Space, la colonna sonora di Flash Gordon e The Works –  e cercando il massimo impatto in ogni nota e assolo, per rendere universali e senza tempo le canzoni dei Queen.

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