Rock News
01/09/2025
Il nuovo film biografico dedicato a Bruce Springsteen, Springsteen: Deliver Me From Nowhere, ha debuttato in anteprima al Telluride Film Festival in Colorado, suscitando subito grande interesse tra la critica. La pellicola, che arriverà nelle sale entro la fine dell’anno, vede protagonista Jeremy Allen White nei panni del rocker del New Jersey, alle prese con uno dei momenti più intimi e complessi della sua carriera.
Tratto dal libro omonimo di Warren Zanes, il film non racconta l’intera parabola artistica di Springsteen, ma si concentra su un periodo specifico: la genesi di Nebraska, l’album più intimo e profondamente introspettivo di Bruce pubblicato nel 1982. Un’opera che si discosta radicalmente dalle sonorità da stadio a cui il Boss aveva abituato il suo pubblico, ma che ancora oggi molti considerano il suo capolavoro.
Questa scelta narrativa rende il film diverso dalle classiche biografie musicali, che spesso preferiscono ripercorrere i momenti di maggior successo commerciale.
Uno degli elementi più lodati e sottolineati dalle prime recensioni è l’interpretazione di Jeremy Allen White. Nonostante non avesse alcuna esperienza musicale prima delle riprese, l’attore si è preparato con mesi di lezioni di chitarra e canto, riuscendo a convincere anche la critica.
Pete Hammond di Deadline ha definito la performance “stupefacente”, sottolineando come White non si limiti a imitare Springsteen, ma riesca a restituirne l’essenza più autentica: “Un viaggio intelligente e scandito con calma nell’anima di un artista”. Il paragone con Sissy Spacek in Coal Miner’s Daughter è arrivato naturale, a testimonianza della forza trasformativa del ruolo.
Non mancano però le voci meno entusiaste. Peter Debruge di Variety ha evidenziato come il film non riesca a spiegare appieno la portata rivoluzionaria di Nebraska: un album registrato da una rockstar di fama mondiale con un semplice registratore a quattro piste nella propria camera da letto.
Se oggi il fenomeno del “do it yourself” è comune, nei primi anni ’80 rappresentava un gesto radicale, capace di anticipare gran parte della scena indie-rock successiva. Senza questa contestualizzazione, secondo Peter Debruge, il racconto rischiadi apparire poco incisivo per le nuove generazioni.
Un film che però, più che celebrare i successi del Boss, invita a riscoprirne il lato più umano.
Springsteen - Liberami dal nulla (questo il titolo in italiano) uscirà nei cinema italiani il prossimo 23 ottobre 2025
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