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Bruce Springsteen: ascolta l'inedito Repo Man che ci mostra l'animo più country del Boss
Il brano è tratto dall'album Somewhere North of Nashville che fa parte dell'uscita di Tracks II: The Lost Albums
Nel 1995, mentre il Boss stava lavorando a The Ghost of Tom Joad, l’album in cui porta a compimento il suo percorso artistico di narrazione dell’America dimenticata che vive ai margini del Sogno Americano trasformando in canzoni uno dei romanzi più importanti della letteratura contemporanea, Furore di John Steinbeck (titolo originale The Grapes of Wrath, uscito nel 1939).
Bruce Springsteen si immerge nella polvere del deserto, sulle tracce degli ultimi ed esplora le radici della musica americana scrivendo anche il suo disco country, Somewhere North of Nashville uno dei sette album inediti contenuti nella raccolta Tracks II: The Lost Albums in uscita il 27 giugno. Dodici canzoni di rivisitazione del suono di Nashville con la potenza della E Street Band, lanciate da un singolo costruito come un classico rock’n’roll, Repo Man.
"Scrivevo queste canzoni country nello stesso momento in cui scrivevo The Ghost of Tom Joad. Le due session si sono sovrapposte l’una all’altra: cantavo Repo Man al pomeriggio e The Line la sera” ha dichiarato Springsteen.
Il percorso di riavvicinamento ai temi sociali dopo gli album più personali come Human Touch e Lucky Town del 1992 è iniziato secondo Springsteen con l’esperienza di scrivere Streets of Philadelphia: “Mi ha riconnesso con la mia consapevolezza sociale, e con i temi tipici della mia scrittura, e da lì è nato The Ghost of Tom Joad” ha detto. “Allo stesso tempo avevo una ispirazione country che attraversava quelle session, l’ho seguita e ho fatto un intero disco in parallelo”. Somewhere North of Nashville contiene anche due brani che Springsteen aveva scritto per le session di Born in the USA, Stand on It e un pezzo che ha sempre fatto dal vivo, fin dal tour mondiale del 1985 e che è diventato uno dei preferiti dei fan Janey Don’t You Lose Heart.