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Rage Against The Machine, Tom Morello racconta di quella volta che vennero trattenuti dai servizi segreti americani

La band venne chiusa in una stanza dopo l'esibizione al Saturday Night Live

Rage Against The Machine, Tom Morello racconta di quella volta che vennero trattenuti dai servizi segreti americani

30/01/2025

Il 13 aprile 1996 sul canale televisivo NBC va in onda una puntata dello show più seguito degli Stati Uniti, il Saturday Night Live, una puntata che entra nella storia. Un conflitto annunciato tra music business e rock militante, che esplode lontano dagli occhi del pubblico, a telecamere spente. L’ospite musicale della puntata, il momento in cui gli ascolti sono più alti, sono la band più radicale del crossover rap metal di Los Angeles, i Rage Against the Machine di Zach De la Rocha, Tom Morello, Tim Commerford e Brad Wilk che sono appena usciti con il secondo album Evil Empire, numero uno in classifica in America e premiato con un Grammy Award, una critica feroce al modello sociale americano orientato al profitto che crea disuguaglianze e all’imperialismo sostenuto dall’economia.

Armi e non cibo, niente case, niente scarpe, niente bisogni primari. Nutrite solo il cannibale-animale della guerra” canta Zach De la Rocha nel singolo Bulls on Parade che diventa una delle canzoni simbolo della band anche per l’assolo di Tom Morello che rirpoduce il suono dello scratch del Dj con la sua chitarra, “Cammino fino all’angolo dove c’era una biblioteca / Allineati sul cimitero della memoria / Quello che non conosciamo mantiene i contratti attivi / Non devono neanche bruciare i libri, basta rimuoverli”.

I Rage Against the Machine suonano Bulls on Parade la prima volta il 25 gennaio 1996 durante un festival a Sidney in Australia, il singolo esce il 9 febbraio e due mesi dopo vengono invitati al Saturday Night Live. Il conduttore della puntata è una delle scelte più bizzarre fatte dallo show nella sua lunga storia, l’editore miliardario e politico conservatore Steve Forbes. Una mossa cdi cui i produttori del SNL si sono dichiarati pentiti a cui i Rage Against the Machine reagiscono con una provocazione: poco prima di iniziare a suonare, appendono ai loro amplificatori delle bandiere americane capovolte: “Le bandiere rovesciate sono un simbolo della nostra contestazione del sistema democratico americano, che non è altro che la scelta forzata tra due rappresentanti delle classi privilegiata” ha detto Tom Morello, “In America sei libero di dire quello che vuoi finché non fai arrabbiare uno sponsor o una corporation. Era il nostro modo di esprimere la nostra opinione su Steve Forbes”.

La crew e i tecnici del Saturday Night Live tolgono le bandiere, i Rage Against the Machine vengono tagliati dopo Bulls on Parade senza suonare il secondo pezzo in scaletta, Bullet in The Head e poi vengono banditi dal programma per sempre. Si aggiungono ad una lista di cui fanno parte anche Elvis Costello, i Germs, i Cypress Hill che hanno acceso uno spinello in diretta e Sinead O’Connor che ha strappato la foto del papa, momenti iconici della televisione americana, raccontati anche nel documentario Ladies & Gentleman....50 Years of SNL Music. “Il SNL fa parte della cultura americana dell’intrattenimento, e a noi è stato offerto di partecipare in una puntata condotta da Steve Forbes, una delle persone più ricche d’America e uno degli esseri umani più noiosi sulla faccia della terra. Ci siamo detti: dobbiamo fare qualcosa” ha detto Tom Morello, raccontando lo scontro tra i loro roadie e la crew del SNL per togliere le bandiere, finito dieci secondi prima della loro esibizione in diretta. “Poi mentre eravamo in camerino ci hanno detto che avrebbero tagliato il nostro secondo pezzo perché erano lunghi con i tempi. Tim Commerford si è arrabbiato, ha preso una delle bandiere americane, l’ha avvolta come una palla e l’ha scagliata dentro il camerino di Steve Forbes, che non c’era. Un minuto dopo il backstage era pieno di agenti dei Servizi Segreti e ci hanno cacciato”.  Rage Against the Machine vengono accompagnati fuori dallo studio e non verranno mai più invitati al Saturday Night Live, “Non ci hanno neanche messo nei ringraziamenti di quella puntata” ha detto ridendo Tom Morello, “Ma io sono andato lo stesso all’afterparty!

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