Rock News
24/01/2025
Quando nel 2003 Jack Black ha chiesto ai Led Zeppelin il permesso di utilizzare Immigrant Song in una scena del film School of Rock di Richard Linklater, Robert Plant ha detto di aver pensato: «È un modo per eliminare un po’ del mito che circonda la nostra musica e renderla più accessibile. Ho visto il film e mi è piaciuto, è divertente».
Era la prima volta in assoluto che i Led Zeppelin concedevano una canzone per un film. Richard Linklater ci aveva già provato nel 1993 per un film che aveva lo stesso titolo di un loro pezzo, Dazed and Confused (in italiano La Vita è un Sogno) per usare Rock’n’Roll nella scena finale, ma mentre Jimmy Page era d’accordo, Robert Plant aveva detto di no. Jack Black invece lo ha convinto registrando un video durante uno dei suoi esilaranti concerti, con le comparse come pubblico: «È stata la cosa giusta da fare, tutti i miei nipoti hanno imparato a suonare i riff di Jack Black» ha detto Robert Plant.
Il cantante dei Led Zeppelin ha anche rivelato di essere stato contattato dalla produzione della serie Il Trono di Spade per recitare in un episodio. Sarebbe stato il più grande e leggendario nell’elenco dei tanti musicisti che hanno fatto dei cameo nella serie fantasy ispirata alla saga di George R.R.Martin, di cui fanno parte Ed Sheeran, Will Champion dei Coldplay, Gary Lightbody degli Snow Patrol il musicista country Chris Stapleton fino alla band metal Mastodon (comparsi due volte) gli islandesi Of Monsters and Men e i Sigur Ros, che suonano durante il matrimonio di Re Joffrey e vengono ricompensati con una moneta.
«Non volevo essere etichettato» ha detto Robert Plant, che ha sempre avuto la passione per il fantasy e ha citato i romanzi di J.R.R Tolkien (autore de Il Signore degli Anelli) in alcuni pezzi dei Led Zeppelin come Ramble On, «Anche se sono stato io ad iniziare tutto con il testo di Immigrant Song».
Una canzone che Plant ha detto di aver scritto in Islanda: «Non volevo essere pomposo parlando di vichinghi e mitologia norrena. Siamo stati davvero nella terra del ghiaccio e della neve, ci hanno chiamato per una iniziativa di scambio culturale con il governo islandese. Siamo arrivati a Reykjavik ma il giorno prima del concerto c’è stato uno sciopero e la data stava per essere annullata. Poi l’università ci ha trovato un posto dove suonare, ha organizzato il concerto e la risposta del pubblico è stata fenomenale. È stato fantastico, e ho scritto una canzone su quel viaggio».
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