Guns N' Roses, Duff McKagan: "Axl non è mai stato molto presente durante la scrittura delle canzoni"

Duff McKagan è stato un simbolo della trasgressione rock’n’roll negli anni i cui i Guns N' Roses erano al massimo del successo, ma come ha raccontato in una nuova intervista con la rivista Bass Player: “La mia abitudine a bere non ha mai influito sulla mia capacità di scrivere e mie parti di basso. In fondo, suonavo in una band in cui eravamo tutti ubriachi, non c’era tanta differenza!”.

La sua dipendenza da alcol lo ha portato vicino alla morte nel 1994 a soli 30 anni: dopo un ricovero in ospedale a Seattle i medici gli impongono di smettere di bere entro un mese, e lui rinasce grazie all’esercizio fisico e alle arti marziali. Resta nei Guns N' Roses fino al 1997, prima di tornare a Seattle a suonare con la sua prima punk band, i 10 Minutes Warning. Il suo ritorno nei Guns N' Roses nel 2016 per il Not in this Lifetime Tour lo riporta sul palco con Slash e Axl Rose, e forse anche in studio per un nuovo album con i Guns N' Roses, di cui si parla molto ma che non è ancora stato confermato: “Io e Slash abbiamo sempre scritto insieme, anche nei nostri momenti più trasgressivi” ha detto Duff, “Axl non ha mai bevuto tanto, ma non era molto presente durante il processo creativo. Arrivava a cantare quando le canzoni erano pronte”. Quello che è cambiato rispetto agli anni di gloria dei Guns N' Roses è la disciplina che Axl Rose ha imparato a seguire durante il tour di reunion: “Prende la cosa moto sul serio: si riscalda per un’ora e mezza, arriva sempre in tempo e possiamo suonare per sempre. Se c’è un limite di tempo lo rispettiamo, perché vogliamo suonare tutte le canzoni che abbiamo in scaletta. È stato davvero bello vederlo trionfare ogni sera negli ultimi otto anni”.