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Mark Knopfler: "Io non sono il miglior chitarrista. A differenza degli altri scrivo anche le canzoni"

Il chitarrista inglese: "Sono l'incubo degli insegnanti. Faccio tutto male, tengo la chitarra come un idraulico tiene in mano un martello"

Mark Knopfler: "Io non sono il miglior chitarrista. A differenza degli altri scrivo anche le canzoni"

27/09/2024

Quando durante un intervista hanno chiesto a Mark Knopfler come si sente ad essere considerato uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, ha risposto: «È una cosa che non ha assolutamente senso. L’unica cosa che mi differenzia da altri chitarristi è che io scrivo anche le canzoni».

Mark Knopfler ha sempre detto di aver scoperto la magia della chitarra osservando da bambino la Stratocaster rossa di Hank Marvin degli Shadow una delle primissime rock band inglesi. Ne voleva una uguale, si è dovuto accontentare di una Hofner Super Solid molto più economica che gli ha regalato suo padre ma ha iniziato ad allenarsi e fare pratica, ha studiato e imparato a riprodurre perfettamente la tecnica del “fingerpicking” dei vecchi bluesman americani, che consiste nel pizzicare le crode con le dita senza usare il plettro e quando nel 1976 ha esordito con la sua band, i Dire Straits aveva già un suo stile definito e un tocco che viene riconosciuto da tutti, soprattutto grazie all’assolo del primo singolo, Sultans of Swing. «In realtà ho le mani troppo corte, sono l’incubo di ogni insegnante di chitarra. Di conseguenza faccio tutto male, tengo la chitarra come un idraulico tiene in mano un martello».

Le sue influenze principali arrivano dal blues, da Chet Atkins a Stevie Ray Vaughan di cui ha detto: «Era veramente incredibile, per la prima volta le basi gettate da Buddy Guy e Jimi Hendrix hanno creato qualcosa di davvero potente. Uno dei migliori che abbia mai ascoltato, senza dubbio». Nonostante non si senta uno dei più grandi chitarristi di sempre, Mark Knopfler ha l’ammirazione di una leggenda come David Gilmour che nel 1985, quando i Dire Straits erano all’apice del successo con l’album Brothers in Arms ha detto ad una rivista specializzata: «Io vengo dal blues ma sono un fan di tutta la musica e della sua evoluzione: da Leadbelly a Eric Clapton, da Jeff Beck a edward Van Halen. Mark Knopfler ha uno stile piacevole e molto fresco. Ha riportato qualcosa nel suono della chitarra che sembrava perso da tempo». 

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