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Green Day, Billie Joe racconta la storia (e i segreti) della copertina di Dookie. Scoprili qui

L'album del 1994 rappresentò il punto di svolta e la consacrazione della band di Berkeley

Green Day, Billie Joe racconta la storia (e i segreti) della copertina di Dookie. Scoprili qui

31/01/2025

«Il punk si trasforma in pop in canzoni veloci, divertenti, accattivanti e potenti. L’apatia non ha mai suonato così piena di passione» scrive in una recensione il New York Times. Sono gli anni in cui il rock è ancora il genere dominante, il grunge, i Nirvana, i Pearl Jam e band come i REM hanno portato il suono indie in classifica, il punk con la sua estetica si fonde ancora una volta allo spirito inquieto e ribelle di una generazione (e alle sottoculture urbane come quella dello skateboard) e trova la strada spianata verso il successo commerciale.

Sembra un tradimento degli ideali del punk. I Green Day vengono dalla scena radicale del club 924 Gilman Street di Berkeley in cui nessuna band poteva suonare se aveva firmato un contratto discografico, ma secondo quanto ha raccontato Billie Joe Armstrong in un’intervista: «Non ho nessun rimorso per aver portato il punk nel mainstream. Volevamo essere indipendenti da tutto, anche dalle regole del punk stesso. Non era quella la nostra missione, noi volevamo solo fare musica per il resto della nostra vita».

Nel 1994 la band pubblica Dookie, l'album della consacrazione che proiettò per sempre i Green Day nell'olimpo del rock. 

Ma la band non immaginava minimamente che quell'album dal titolo strano e scherzoso potesse rappresentare la svolta della loro carriera. Il titolo provvisorio per il disco era originariamente "Liquid Dookie" ispirato da un attacco di dissenteria dovuto a un'intossicazione alimentare durante un tour precedente, ma i dirigenti della nuova casa discografica si opposero e, per qualche strano motivo, costrinsero la band a togliere la parola "liquid" dal titolo.

Per la copertina la band contatto un'artista della scena punk di East Bay di nome Richie Bucher, legato alla band perché molto amico dell'ex batterista John Kiffmeyer. I due avevano suonato insieme in una band chiamata Soup prima che Kiffmeyer si unisse ai Green Day, anche se all'epoca si chiamavano Sweet Children, nel 1987.

A Bucher non venne data nessuna idea o linea guida per la realizzazione della copertina, solo il titolo Dookie. Nella bozza iniziale l'artista incluse un aereo da caccia e lo sottopose alla casa discografica che approvò il progetto: da lì Bucher si diede alla pazza gioia creativa e incluse un sacco di personaggi incredibili all'interno dell'artwork compresi Angus Young degli AC/DC, Patti Smith e Ozzy Osbourne.

"Volevo che la copertina fosse davvero diversa da tutte le altre" ha raccontato Billie Joe Armstrong", "che avesse un aspetto davvero diverso. Volevo che rappresentasse la East Bay e le nostre origini, perché ci sono molti artisti nella scena che sono importanti tanto quanto la musica. Quindi abbiamo parlato con Richie Bucher. Fece la copertina di un 45 giri di una band chiamata Raooul che mi piaceva davvero tanto. Suona anche in una band della East Bay da tanti anni. Ci sono pezzi di noi nascosti nella copertina dell'album. C'è un ragazzo la barba che scatta una fotografia col braccio alzato. Scattava foto alle band ogni fine settimana da Gilman's. Il personaggio vestito con una tunica che assomiglia alla Monna Lisa è la donna sulla copertina del primo album dei Black Sabbath. Il chitarrista degli AC/DC Angus Young è lì dentro anche da qualche parte. Il graffito che legge 'Twisted Dog Sisters' si riferisce a queste due ragazze di Berkeley"

Sul retro della copertina originale di Dookie era presenta anche una foto di un peluche di Ernie di Sesame Street. In seguito venne modificato l'artwork del retro per paura di una potenziale causa da parte dello show e per evitare che l'album fosse confuso per un contenuto dedicato a un pubblico infantile.

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