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AC/DC, i segreti di Angus Young per un concerto perfetto: "L'importante è evitare di mangiare la pizza prima dello show"
Il leggendario chitarrista: "è come se il mondo intorno a me si sdoppiasse e andasse al doppio della velocità"
Nel 1983, durante il tour americano dell’album Flick of the Switch, Angus Young degli AC/DC rilascia ad un giornalista della rivista specializzata Guitar Player una delle interviste più lunghe ed approfondite della sua carriera. L’occasione è l’uscita del nono album della band che ha fondato con suo fratello Malcolm, il terzo con il nuovo cantante Brian Johnson dopo il successo di Back In Black e For Those About to Rock: “Volevamo tornare al suono grezzo degli inizi” spiega Angus, “Cercavo un modo per suonare la chitarra in modo naturale ma molto potente: niente echi, riverberi e altre cose tecnologiche per eliminare i rumori e pulire i suoni.” Gli AC/DC tornano ai Compass Studios di Nassau alle Bahamas dove hanno creato Back in Black, scelgono di produrre l’album da soli (senza l’aiuto di Robert “Mutt” Lang che ha creato il loro hard rock da stadio) e attraversano un periodo difficile per i problemi di dipendenze del batterista Phil Rudd che alla fine viene allontanato dalla band (tornerà nel 1995 per l’album Ballbreaker), si dice dopo essersi presentato in ritardo di due ore ad un concerto al Nassau Coliseum di Long Island ed essere stato preso a pugni da Malcolm Young.
ll risultato è un album di transizione, in cui gli AC/DC provano a cambiare tutto, che arriva al numero 4 in Inghilterra e al numero 15 in America. Dal vivo gli AC/DC sono sempre gli stessi, spettacolari e inarrestabili: il primo brano dell’album, Flick of the Switch diventa l’apertura dei concerti del tour che inizia l’11 ottobre a Vancouver in Canada, attraversa tutti gli Stati Uniti fino ad una data al Madison Square Garden di New York il 19 dicembre 1983 e arriva in Europa a San Sebastian l’11 agosto 1984 e si chiude il 15 e 19 gennaio con due date a Rio de Janeiro in Brasile. Durante l’intervista con Guitar Player, Angus Young racconta il suo modo travolgente di stare sul palco: “È una esperienza totale, è come se il mondo intorno a me si sdoppiasse e andasse al doppio della velocità. È come guardare un film: a me sembra che ogni concerto duri cinque minuti, e poi è tutto finito”. Angus Young spiega anche di aver creato il suo leggendario “duckwalk”, la camminata avanti e indietro sul palco saltellando su un piede come omaggio al suo idolo indiscusso, il pioniere del rock’n’roll Chuck Berry (che si dice sia stato inventato da T Bone Walker negli anni 30 e poi reso popolare da Chuck Berry negli anni 50) e svela anche un segreto per salire sul palco sempre al massimo della energia: “L’unica cosa importante è evitare di mangiare la pizza prima del concerto”.