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Quentin Tarantino vorrebbe dare a Bruce Willis l'ultima apparizione sul grande schermo
Il regista più rock'n'roll di Hollywood vorrebbe rispettare la volontà della famiglia in base alle condizioni di salute dell'attore
Negli ultimi mesi per il grande Bruce Willis è stata purtroppo confermata la diagnosi di demenza frontotemporale, una rara malattia che causa problemi con il comportamento e il linguaggio.
La diagnosi definitiva è arrivata dopo una precedente diagnosi di afasia, che ha obbligato l’attore a ritirarsi dalla professione. Secondo quanto riportato dal Daily Express il regista più rock'n'roll di Hollywood Quentin Tarantino, che sta lavorando al suo nuovo film "The Movie Critic", vorrebbe dare a Bruce Willis un piccolo ultimo ruolo all’interno della sua decima pellicola.
I due hanno lavorato insieme nel leggendario Pulp Fiction del 1994.
Anche se Tarantino non ha ancora parlato con la famiglia vorrebbe rispettare i loro desideri e, se decideranno che Willis non sarà nelle condizioni di poter prendere parte al film, il regista potrebbe utilizzare qualche fotogramma da uno dei precedenti film dell’attore.
Secondo quanto rivelato da Tarantino “The Movie Critic” racconterà la storia di un giornalista di riviste porno e sarà ambientato nella California del sud del 1977. Il protagonista è stato scritto basandosi sulla storia di un reale critico cinematografico per un magazine porno, rivista che il regista leggeva veramente da ragazzino mentre lavorava come addetto ai distributori automatici: “Tutte le altre cose erano troppo spicciole da leggere ma c’era questo giornalaccio porno che aveva una rubrica sui film davvero interessante” ha raccontato Tarantino.
“Parlava dei film mainstream, ed era un critico di seconda linea. Penso che fosse un grande critico. Era tremendamente cinico. Le sue recensioni erano un incrocio tra un primo Howard Stern e quello che avrebbe detto Travis Bickle se fosse stato un critico di film. Penso agli incipit dei suoi diari.”
Ha aggiunto: “Ma il critico del giornalaccio porno era molto molto divertente. Era molto maleducato. Diceva le parolacce. Usava insulti razzisti. Ma la sua roba era davvero molto divertente. Maleducata da morire. Scriveva come se avesse avuto 55 anni e invece ne aveva forse 35. Morì che non aveva nemmeno 40 anni. Non era chiaro all’epoca ma dopo aver fatto delle ricerche ho scoperto che fu per alcune complicazioni dovute al suo alcolismo.”
A maggio il regista ha detto che non vuole ingaggiare un attore inglese per interpretare il protagonista del film, dicendo che troppi personaggi americani vengono interpretati da star inglesi. Nel frattempo, lo scorso mese Emma Heming Willis, la moglie di Bruce e la ex moglie Demi Moore hanno pubblicato un toccante omaggio alla star per la prima Festa del Papà passata con questa forma di demenza.