Rock News
16/05/2023
“Io e Sting siamo grandi amici, almeno fino a quando non siamo sullo stesso palco o nello stesso studio di registrazione”. Lo ha detto Stewart Copeland, batterista dei Police e fondatore della band con Sting e Andy Summers a proposito della possibile reunion di una delle tre band leggendarie della musica inglese che probabilmente non rivedremo mai insieme: Police, Led Zeppelin e Pink Floyd.
In una nuova intervista, anche Sting ha riposto all’ennesima domanda sulla possibilità che i Police facciano un tour come quello del 2007 (150 date in America, Europa, Sudamerica, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda dal 27 maggio 2007 a Vancouver al 7 agosto 2008 al Madison Square Garden di New York) dicendo: «Sono molto contento di non fare più parte di una band».
Per quanto riguarda le altre band che tutti rivorrebbero sul palco, Sting ha voluto dare un consiglio: «Fatelo una volta sola, e nel momento giusto». Il tour del 2007, annunciato con una performance ai Grammy Awards a Los Angeles come celebrazione dei 30 anni di carriera della band, è stato perfetto secondo Sting: «Era passato abbastanza tempo ed era giusto farlo. Mi prendo il merito, perché la decisione è stata mia. Ma rifarlo adesso sarebbe gratuito e inutile e non succederà».
Sting ha analizzato con grande intelligenza le dinamiche artistiche e pensionali che si formano all’interno di una rock band, raccontando la storia dietro le quinte di una band composta da tre personaggi di grande personalità e talento, che in pochi anni (cinque album pubblicati dal 1978 al 1983, 75 milioni di copie vendute, sei Grammy award e un ultimo trionfale tour di 105 date con una data allo Shea Stadium di New York che Sting ha definito: «Il punto più alto della nostra carriera, impossibile fare meglio») è diventata la più grande rock band del mondo. «Formi una band insieme, vivi insieme, dormi nel furgone insieme, dividi le stanze di hotel: la tua vita è completamente condivisa con altre due persone, è un’esperienza intensa».
Andy Summers e Stewart Copeland sono ancora suoi grandi amici, ma nessuno di loro vuole tornare nella band: «Ci rispettiamo e ci volgiamo bene, ma adesso abbiamo le nostre band in cui i ruoli sono molto definiti. Quando sei giovane e crei una band, tutto è più dinamico e flessibile e questo può creare tensione e influire sul processo creativo: alla fine devi gestire il tuo ego e quello degli altri invece di scambiare idee musicali. Quando il flusso creativo si interrompe, è il momento di sciogliersi». I Police lo hanno fatto dopo un concerto al Giants Stadium del New Jersey il 15 giugno 1985 per il Conspiracy of Hope Tour organizzato da Amnesrty International. L’ultimo pezzo in scaletta è Invisible Sun, durante il quale invitano Bono sul palco per i cori: «E’ stato un momento emozionante» ha raccontato il cantante degli U2, «Si vedeva negli occhi di Sting che non aveva più intenzione di far parte di una band. Sono tornati insieme solo per quel tour benefico, e poi era tutto finito».
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