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Sex Pistols: dai Clash ai Green Day fino agli U2, tutte le band più odiate di sempre da John Lydon

Il frontman britannico ha ammesso di apprezzare il genio dei Pink Floyd: "Devi essere davvero stupido a dire che non ti piacciono"

Sex Pistols: dai Clash ai Green Day fino agli U2, tutte le band più odiate di sempre da John Lydon

30/01/2025

La leggenda dice che John Lydon sia stato notato da Malcolm Mc Laren mentre camminava lungo King’s Road a Londra davanti alle vetrine del negozio Sex di Vivienne Westwood con una maglietta dei Pink Floyd strappata e piena di spille su cui aveva scritto a mano “I Hate, “Li odio.”

È il grido di ribellione del ragazzo di origini irlandesi cresciuto nelle case popolari di fronte allo stadio dell’Arsenal ad Highbury che rifiuta tutto il virtuosismo e la tecnica musicale impeccabile delle grandi rock band inglesi dei primi anni 70 in nome della immediatezza, della autenticità e della urgenza espressiva del punk rock.

Poco dopo, John Lydon cambia nome in Johnny Rotten e lancia il suo messaggio rivoluzionario con Never Mind the Bollocks, il primo e unico album della sua band, i Sex Pistols. Nel corso della sua carriera di icona del punk sempre pronto alla provocazione, con i Sex Pistols prima e poi con la sua band sperimentale Public Image Limited, John Lydon ha in realtà ammesso di apprezzare il genio dei Pink Floyd (“Devi essere davvero stupido a dire che non ti piacciono i Pink Floyd, hanno fatto grande musica” ha detto in un’intervista al quotidiano inglese The Guardian) e anche la grandezza dei Beatles, ma ha anche detto tutto quello che pensa sulle band che odia davvero.

Nel suo elenco al primo posto ci sono i Clash che hanno creato il movimento punk insieme ai Sex Pistols. Joe Strummer era un fan dei Sex Pistols (“Non c’era paragone tra loro e nessuna altra band in Inghilterra, erano avanti a tutti” ha detto “Quando hanno suonato come spalla della mia prima band i 101’ers ho pensato: siamo finiti” ), ma Johnny Rotten non amava la band: “Non avevano contenuti e non rappresentavano nulla se non una forma astratta di socialismo”.

Ha detto di essere sempre rimasto amico di Joe Strummer, di cui apprezzava la carriera solista ma non poteva dimenticare le sue origini privilegiate: “Ha perso il senso dell’umorismo man mano che andava avanti. Niente di personale, mi piace Joe ma non puoi parlare di lotta di classe quando sei nato in una villa. Socialismo e champagne”.

La band che Rotten non sopporta sono i Green Day. Quando i Sex Pistols annunciano il tour di reunion Filthy Lucre Tour nel 1996, in una intervista qualcuno chiede a Johnny Rotten: “Cosa hanno da offrire i Sex Pistols ad un ragazzino di sedici anni che i Green Day non hanno?” e lui risponde: “Sono degli imitatori, e vi siete abituati a questa cosa. Ma non va bene, manca qualcosa: i contenuti, che nessuno di questi copioni ha”. Quando i Green Day pubblicano il loro album più impegnato e politico, American Idiot, Johnny Rotten non si trattiene più: “Dicono di combattere il sistema ma fanno parte del sistema e rubano il suono e l’atteggiamento punk da noi. Sono dei ragazzini stupidi, grassi e ricchi”.

Tante altre band sono state stroncate dall’instancabile ribelle dei Sex Pistols, dalle Hole di Courtney LoveTi piace l’idea di fare la ribelle, ma esattamente contro cosa ti stai ribellando? Sei solo un ammasso di confusione, sei falsa e scarsa” agli U2Ecco una band che secondo me non avrebbe dovuto  neanche esistere. Non c’è un’esperienza di vita reale in nessuna delle loro canzoni” ai Guns N' Roses: “Li disprezzo, per me fanno patre del sistema e non voglio ritrovarmi al loro fianco a fingere di farci i complimenti durante qualche stupida cerimonia senza senso della Rock and Roll Hall of Fame. Axl Rose è una truffa”.

L’ultima band della sua lista sono i Depeche Mode: “Non c’è amore in quello che fanno, sono senza vita. Li odio. Li vedi dal vivo ed è una vera tragedia: non si muovono, non sono felici di suonare”, anche se nel 1994 quando la band di Dave Gahan e Martin Gore pubblica Personal Jesus, anche un provocatore radicale come Johnny Rotten si ricrede: “Ho un problema con la tecnologia, La band che la usa meglio di tutti sono i Depeche Mode in Personal Jesus. Hanno usato un effetto digitale ma non hanno permesso che dominasse la canzone. Sono rimasto impressionato dal loro coraggio. Adoro quel pezzo”.

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