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Rick Rubin: "Non so niente di musica, non so suonare alcun strumento"

Il leggendario produttore: "Non ho competenze tecniche. So quello che mi piace e quello che non mi piace"

Rick Rubin: "Non so niente di musica, non so suonare alcun strumento"

20/01/2023

Rick Rubin, nato nel 1963, ha iniziato la sua incredibile carriera di produttore e discografico quando era all’ultimo anno di liceo alla Long Beach High School di New York usando il registratore a quattro tracce in dotazione al corso di musica della scuola per creare delle basi rap.

Poco dopo, nella sua stanza nel campus della New York Univesrity fonda l’etichetta indipendente Def Jam Recordings con cui pubblica un singolo della sua band punk, chiamata Hose, poi incontra il produttore hip hop Russell Simmons e con lui nel 1984 produce e lancia due singoli destinati ad influenzare tutta la musica degli anni 80: I Need a Beat della prima star del rap di New York, LL Cool J e Rock Hard dei Beastie Boys.

È l’inizio di una storia di talento, visione e capacità di entrare in sintonia in modo unico con i musicisti (per la quale viene definito “il guru dei produttori”) unica nella storia della musica anche per la varietà di generi e stili: Rick Rubin ha praticamente creato la scena rap old school di New York, nel 1986 immagina l’incontro tra rock e hip hop del singolo Walk This Way realizzato dagli Aerosmith con i Run DMC, poi produce l’album definitivo dei Cult, Electric del 1987 e nel frattempo si orienta verso l’heavy metal producendo Reing in Blood degli Slayer prima di fondare la American Recordings e rilanciare la carriera di Johnny Cash e produrre Tom Petty, Red Hot Chili Peppers, System of a Down, Linkin Park, AC/DC,  Metallica, Black Sabbath, Smashing Pumpkins, Strokes oltre a Adele, Jay Z e altri grandi successi degli ultimi anni.

Eppure, in una intervista recente, Rick Rubin ha detto: «Non so niente di musica, non ho competenze tecniche non so suonare praticamente nessuno strumento». Rick Rubin sta promuovendo il suo nuovo libro, The Creative Act: A Way of Being in cui racconta il suo processo creativo, i consigli per realizzare progetti creativi di successo e anche le sue collaborazioni con alcuni dei più grandi artisti di ogni genere musicale. Tutti hanno detto che lavorare con Rick Rubin significa tirare fuori il meglio dalla propria ispirazione.

Lui ha detto di considerarsi soprattutto “un riduttore” e non un produttore: «Mi piace riuscire a trasmettere l’idea e fare arrivare il messaggio usando la minore quantità di informazioni possibile». Quando nelle interviste gli è stato detto che non è possibile che non sappia niente di musica, dopo una carriera così importante, in cui ha vinto anche nove Grammy Award come miglior produttore, Rick Rubin ha risposto: «So quello che mi piace e quello che non mi piace. E sono abbastanza deciso e sicuro di quello che provo quando ascolto la musica. Credo che una ragione del mio successo sia la mia capacità di comunicarlo agi artisti, in modo che sia utile per loro».

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