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Muse, Matt Bellamy: "Il metal è sempre stato presente intorno a noi. Gli Iron Maiden un punto di riferimento"
Il frontman racconta l'influenza del genere sulla band negli anni
Matt Bellamy ha parlato delle influenze dei Muse, che nella loro carriera hanno detto di aver cercato spesso di mettere insieme la grandezza epica dei Queen e la potenza dei Black Sabbath. Nell’ultimo album Will of the People, secondo il cantante e chitarrista dei Muse, la band si è avvicinata all’heavy metal: “Perché il metal è sempre stato presente intorno a noi”. Matt Bellamy ha spiegato che come per ogni band di ragazzi inglesi cresciuti negli anni ‘90, gli Iron Maiden sono un punto di riferimento: “Sono inglesi, e avevano comunque un atteggiamento radicale e punk. Pezzi come Phantom of the Opera dal loro primo album non sono pomposi ed eccessivi come altre cose metal degli anni ‘80. È un brano pieno di rabbia e con un’atmosfera piena di paura. I Maiden ci hanno ispirato, anche se per quanto riguarda il suono siamo più vicini a band come Smashing Pumpkins, Rage Against the Machine o Nirvana.”
Quando è uscito Won’t Stand Down nel 2022, primo singolo estratto da Will of the People, i fan hanno parlato di una vera e propria “svolta metal” dei Muse. Matt Bellamy ha scherzato dicendo che il metal fa parte di loro e parlando della sua ammirazione per il virtuoso della chitarra anni 80 per eccellenza, lo svedese Yngwie Malmsteen: “Quando ero ragazzo e ho iniziato a suonare la chitarra anche io ho provato a suonare come lui. Pensavo di avere una possibilità! Poi mi sono reso conto che semplicemente non potevo farcela”. L’abilità tecnica tipica del metal si è mischiata con l’impatto sonoro e la sensibilità rock, e il risultato è il suono che ha lanciato i Muse al successo: “Ho iniziato ad ascoltare Jimi Hendrix o Kurt Cobain e mi sono detto: posso creare il caos. Così ho preso quella strada, dal virtuosismo al caos e al rumore, ma alcuni elementi del metal sono rimasti con me”.