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Ewan McGregor: "Dopo Trainspotting mi sentivo come "l'Oasis" del cinema britannico"

Redazione Virgin Radio

L'attore scozzese: "In quel momento pensavo che un ruolo in Star Wars non avrebbe fatto per me"

Ewan McGregor è senza alcun dubbio uno degli attori più amati e apprezzati dai fan e dall'industria cinematografica mondiale dalla metà degli anni '90. Il 2022 l'ha rivisto tornare nei panni di uno dei personaggi che l'hanno consacrato nel cuore di milioni di fan in tutto il mondo: Obi-Wan Kenobi.

Ma in una recente intervista l'attore scozzese ha raccontato i primi passi che lo avvicinarono al ruolo, scelto da George Lucas in persona, dopo l'esperienza di Trainspotting. All'interno del podcast SmatLess Ewan McGregor ha così ricordato la sua vita professionale alla fine degli anni '90 davanti alla scelta di entrare nel franchise di Star Wars: "Ho dovuto pensarci davvero molto", ha raccontato l'attore, "Perché la proposta è arrivata subito dopo Trainspotting, e a quel punto ero così pieno di me stesso. Pensavo 'Sono l'attore di Danny Boyle. Sono un fottuto grunge urbano. Sono l'Oasis dell'industria cinematografica britannica', e quando è arrivata la proposta di Star Wars ho pensato: "Non so se voglio farlo. Questo non sono io". Mi piaceva tanto essere quel tipo di antieroe. Mi sentivo come un attore indie britannico. Mi sentivo come se quel ruolo [Trainspotting] definisse la mia immagine".

Ewan McGregor ha poi raccontato che fu lo stesso Danny Boyle a dargli coraggio, a consigliargli di accettare il ruolo, oltre all'incontro con George Lucas: "A quel tempo avevo la stessa l'idea di Obi-Wan di quando ero bambino. Avere la possibilità di essere quel personaggio e interpretare il giovane Alec Guinness fu davvero fantastico".

Ascolta il podcast:

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