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Quella volta che Courtney Love aggredì una giornalista con l'Oscar appena vinto da Quentin Tarantino. La vera storia

La vedova di Cobain perse la pazienza per gli articoli scritti da Lynn Hirschberg riguardanti la sua vita con Kurt

Quella volta che Courtney Love aggredì una giornalista con l'Oscar appena vinto da Quentin Tarantino. La vera storia

08/04/2022

Nel settembre 1992, la rivista Vanity Fair pubblica una storia di copertina destinata a lasciare un tragico segno nella storia del rock. L’articolo, intitolato “Strange love” e firmato da Lynn Hirschberg è un ritratto dal vero del matrimonio di Kurt Cobain e Courtney Love, sposati dal 24 febbraio e sempre più al centro dell’attenzione per il successo di Nevermind dei NirvanaSolo il fatto di sposare Kurt ha creato intorno a me una mitologia negativa che non potevo controllare» ha detto Courtney una volta, «In confronto a me, Yoko Ono sembra Pollyanna») e per il loro stile di vita, soprattutto dopo la nascita della figlia Frances Bean Cobain il 18 agosto.

L’articolo di Vanity Fair è controverso, con una foto di Courtney incinta scattata da Michel Comte e un sottotitolo completamente fuori contesto: "Courtney Love, la diva della band postpunk Hole e suo marito Kurt Cobain, il rubacuori dei Nirvana, sono John e Yoko del grunge? Oppure sono Sid e Nancy?". La giornalista Lynn Hirschberg segue Kurt e Courtney nel caos della loro vita, in cui Kurt cerca di sfuggire alla popolarità e Courntey sembra desiderarla più di qualunque altra cosa, raccoglie le loro conversazioni (Kurt riceve una telefonata, parla con Courtney e lei dice: “Perché non fai un’altra band senza di lui?” e Kurt risponde: “Ma io voglio Dave, è il miglior batterista che abbia mai visto”), visita la casa in cui vivono a Los Angeles, racconta i lunghi silenzi di Kurt («A volte sembra che dorma con gli occhi aperti» scrive) e le parole riversate in continuazione da Courtney, che le confessa: «Mi odiano tutti. Non mi sopportano proprio». È uno dei momenti di cortocircuito tra fama, esposizione esasperata all’attenzione morbosa del pubblico, tormento interiore, incomunicabilità e bisogno di verità che hanno portato Kurt Cobain al limite della disperazione, portandolo a fare un gesto estremo meno di due anni dopo nell’aprile 1994.

Courtney Love ha detto che non voleva rilasciare l’intervista ma è stata praticamente costretta dal suo manager e che l’articolo di Vanity Fair è stato un fattore fondamentale nello spingere Kurt al suicidio. Il detonatore è il riferimento all’uso di eroina fatto da Courtney mentre era incinta di Frances Bean. «E’ stato un brutto periodo per essere incinta» dice Courtney nell’articolo raccontando una notte di follie nel gennaio 1992 quando i Nirvana erano a New York per partecipare al Saturday Night Life. Lynn Hirschberg cita diverse fonti che sostengono che Courtney abbia fatto uso di eroina durante la gravidanza, ma non le nomina mai e conclude dicendo: «L’unica cosa sicura è che vogliono un figlio, sanno che è una bambina e hanno già scelto il nome».

Dopo l’uscita del numero di Vanity Fair, il Department of Children and Family Services di Los Angeles toglie a Courtney Love la custodia di Frances Bean, affidandola per un breve periodo alla sorella Jaimee. Courtney ha sempre detto di aver smesso di fare uso di eroina nel primi trimestre di gravidanza e che le sue parole nell’intervista sono state travisata dalla Hirschberg, che a sua volta dichiara a di essere stata minacciata da lei con decine di messaggi telefonici.

Nel 1995 si incontrano ad un party organizzato da Vanity Fair dopo la notte degli Oscar. Secondo uno degli aneddoti che hanno creato il mito della rockstar Courtney Love, lei tenta di aggredire la Hirschberg usando la prima cosa che trova: la statuetta dell’Oscar come Miglior Sceneggiatura Originale appena vinta da Quentin Tarantino e Rioger Avary per Pulp Fiction

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