Rock News
31/03/2022
I Placebo erano convinti che la storia della band iniziata a Londra nel 1994 dopo l’incontro causale tra Brian Molko e Stefan Olsdal nella stazione fermata della metropolitana di South Kensington, fosse finita dopo l’uscita della raccolta Loud Like Love nel 2013 e il tour successivo in cui hanno suonato le loro più grandi hit, seguito da un secondo album, A Place for Us to Dream del 2016.
«Non eravamo più a nostro agio con le nostre canzoni, eravamo disillusi e non credevamo più nella band» ha detto Brian Molko in un’intervista.
È nata così la decisione di prendersi una lunga pausa prima di entrare in studio e registrare il nuovo album dei Placebo, Never Let Me Go.
«Ci sentivamo intrappolati in un meccanismo commerciale di autocelebrazione» ha detto Brian Molko, «Sapevamo che non potevamo tirarci indietro ma non volevano».
Durante il tour celebrativo dei primi 20 anni di carriera dei Placebo del 2016, A Place for Us to Dream Tour, Brian Molko sapeva che il pubblico voleva ascoltare canzoni che avevano fatto la storia della band sentiva anche che molte di quelle canzoni non rappresentavano più qualcosa per lui. Per un musicista che ha sempre creduto nel rock come linguaggio per creare una “reale connessione emotiva” con il pubblico, era diventato difficile guardare avanti: «Ho pensato che fosse finita per i Placebo, non potevo andare avanti così» ha detto, «Per iniziare a scrivere ancora canzoni ho dovuto superare una crisi di autostima».
Il risultato di questa presa di coscienza e rinascita artistica è Never Let Me Go, l’ottavo album dei Placebo uscito il 25 marzo 2022, che è stato accolto alla critica come uno dei loro lavori migliori: «I Placebo sono pronti e ispirati per entrare in una nuova era» hanno scritto i critici inglesi «Hanno reinventato il loro suono». Never Let Me Go è attualmente in corsa per il primo posto nella classifica inglese della settimana, insieme a Michael Bublè e Machine Gun Kelly.
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