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Chester Bennington: ecco perché decise di lasciare gli Stone Temple Pilots

Una delle collaborazioni più impensabili, dopo l'uscita di Scott Weiland, portò alla pubblicazione di un solo EP

Chester Bennington: ecco perché decise di lasciare gli Stone Temple Pilots

09/02/2022

Il 27 febbraio del 2013 gli Stone Temple Pilots fanno un annuncio ufficiale che pone fine a mesi di voci e speculazioni: Scott Weiland, voce, autore e simbolo della band dal 1989 non è più il loro cantante.

I fratelli Dean e Robert DeLeo prendono la decisione di separarsi dal loro amico (si dice che Robert DeLeo e Scott Weiland si siano conosciuti ad un concerto dei Black Flag a Long Beach in California e che abbiano deciso di formare la band dopo aver capito che stavano uscendo con la stessa ragazza) dopo i tanti problemi del tour del 2013 e anche a causa delle dichiarazioni di Scott Weiland che dice di voler tornare a collaborare con Slash e la sua nuova band, i Velvet Revolver.

Il 18 maggio gli Stone Temple Pilots fanno il primo concerto con il nuovo cantante, Chester Bennington dei Linkin Park. Una collaborazione che funziona bene (i critici elogiano il loro suono rock “semplice e diretto”) e produce un EP, High Rise ma dura solo due anni, perché nel 2015 Chester Bennington decide di lasciare la band per concentrarsi sui Linkin Park e sulla sua famiglia.

In un comunicato Chester Bennigton spiega: «Sono grato di essere stato scelto da una delle band con cui sono cresciuto, ma credo che portare avanti l’eredità degli Stone Temple Pilots richieda molto più tempo ed impegno di quello che sono in grado di dare. È stata un’esperienza fantastica ma ho deciso di dare ai Linkin Park tutto il mio contributo al cento per cento».

È un momento difficile per gli Stone Temple Pilots, che dopo sei album (da Core del 1992 all’omonimo Stone Temple Pilots del 2010) si ritrovano senza un cantante. Un mese dopo l’addio di Chester Benington, il 3 dicembre 2015 Scott Weiland viene ritrovato morto per overdose nel suo tour bus prima di un concerto in Minnesota con la sua nuova band, i Wildabouts.  «Il suo talento non si può descrivere a parole» scrivono i fratelli DeLeo e il batterista Eric Kretz. Un anno dopo pubblicano un annuncio sul loro sito: «Se qualcuno là fuori crede di avere quello che serve per registrare album e andare in tour con questa band, fatevi sentire». Nel 2017, mentre celebrano i 25 anni dell’album Core, che ha venduto 8 milioni di copie ed è arrivato al numero 3 in classifica in America, gli Stone Temple Pilots annunciano di aver scelto Jeff Gutt (ex concorrente di X Factor) come nuovo frontman. Un anno dopo pubblicano il secondo album omonimo Stone Temple Pilots e ripartono in tour con i Bush e i Cult. L’ultimo album della band, uscito nel 2020 è un disco sorprendente, Perdida, interamente registrato in acustico usando solo strumenti vintage. Scott Weiland viene ricordato da tutta la scena rock alternativa americana come «Una delle voci simbolo di una generazione» insieme a Layne Staley degli Alice in Chains e Kurt Cobain dei Nirvana. 

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