Rock News
27/09/2021
Nel 1991 poco prima dell’uscita di Nevermind, Kurt Cobain e Dave Grohl guardano insieme un documentario sul parto in acqua, e Kurt ha l’idea per la copertina del secondo disco dei Nirvana, in uscita il 24 settembre: un neonato che nuota in direzione di un biglietto da un dollaro, agganciato ad un amo da pesca.
Un’immagine potentissima che rappresenta la disillusione e la ribellione di Kurt Cobain, dei Nirvana e di tutta la Generazione X (definita così dallo scrittore Douglas Copeland nel suo romanzo cult) verso la società capitalista degli anni ’90, la cultura americana del successo e del profitto e lo stesso sistema discografico con cui i Nirvana hanno appena firmato un contratto. Kurt Cobain spiega la sua idea all’art director della Geffen, Robert Fisher che chiede al fotografo Kirk Weddle di andare a scattare in una piscina per bambini. Weddle va a casa di un amico, e scatta una foto di suo figlio Spencer Elden che nuota in piscina. Grazie al successo di Nevermind, che arriva al numero uno in classifica nel gennaio 1992, vende sette milioni di copie in America e un totale di 30 milioni nel mondo, quell’immagine diventa una delle copertine più famose nella storia del rock. La Geffen inizialmente si preoccupa, vuole censurare l’immagine del bambino nudo, Kurt Cobain accetta solo a patto che venga incollato sulla copertina un adesivo con scritto: “Se ti senti offeso da questa immagine, sei un pedofilo nascosto.”
La foto del piccolo Spencer Elden esce così come è stata scattata da Weddle. Trenta anni dopo, mentre sta per uscire la riedizione di Nevermind in un box set che contiene anche 70 registrazioni inedite (prevista per il 12 novembre) quell’immagine torna a creare controversie. Spencer Elden, che in passato ha accettato di riscattare la foto di copertina per celebrare i 10, 17 e 25 anni di Nevermind, ha avviato un’azione legale lo scorso agosto per chiedere che l’ultima riedizione venga censurata. «Ogni anno riceve attenzioni indesiderate da parte dei media e dei fan per quell’immagine. È arrivato il momento di fermare questa forma di sfruttamento dei bambini e di violazione della privacy» ha scritto la sua avvocatessa Maggie Mabie nella denuncia presentata contro le etichette discografiche dei Nirvana, Krist Novoselic e Dave Grohl e gli eredi di Kurt Cobain, chiedendo un risarcimento di 150.000 dollari da ognuno: "chiediamo alla Universal di censurare l'immagine dei genitali di Elden da tutte le future copertine degli album". Spencer Elden, che oggi ha 30 anni ha parlato tramite i suoi legali di «Sfruttamento di bambini per uso commerciale», sostiene di aver subito «Ferite e danni da tutta la vita» e accusa la copertina di Nevermind di violare le leggi federali contro la pornografia minorile. Gli esperti di diritto consultati dai media americani quando è scoppiato il caso hanno detto che l’accusa è priva di fondamento perché la foto non ha alcuna connotazione pornografica, e la causa sembra avere solo finalità economiche.
Come forse Kurt Cobain aveva previsto, Spencer Elden da adulto ha abboccato all’amo. Le prime copie della riedizione di Nevermind sono disponibili in prevendita sul sito dei Nirvana, con la copertina non censurata.
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