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Marilyn Manson: "Le accuse di aggressione rappresentano un attacco coordinato contro di me"

Il Reverendo, attraverso i suoi avvocati, torna a farsi sentire difendendosi dalle accuse di aggressione degli ultimi mesi

Marilyn Manson: "Le accuse di aggressione rappresentano un attacco coordinato contro di me"

02/08/2021

Dopo un lungo silenzio, Marilyn Manson ha deciso di rispondere tramite i suoi avvocati alle accuse di molestie e abusi sessuali presentate da diverse donne negli ultimi mesi dopo la prima denuncia da parte dell’attrice Evan Rachel Wood, e anche dagli ultimi guai giudiziari in cui è stato coinvolto (qualche mese fa si è costituito per aver aggredito un videoreporter durante un concerto nel New Hampshire nel 2019 ed è stato rilasciato su cauzione). Dopo aver definito le accuse di abusi «Una orribile distorsione della realtà», il cantante che nel frattempo è stato scaricato dalla sue etichetta discografica Loma Vista e rimosso dalle sere televisive American Gods e Creepshow ha detto che si tratta di «Un attacco coordinato» contro la sua persona «Volto a sfruttare in modo cinico il movimento #MeToo per fini economici e ad estremizzare il suo personaggio con storie finte».

I suoi legali stanno provando ogni strada possibile per fermare il procedimento giudiziario prima di arrivare al processo: «Sono storie false che non corrispondono assolutamente al vero» hanno scritto in un documento, «Le accusatrici di Brian Warner (vero nome di Marilyn Manson) hanno passato mesi a progettare e rifinire le proprie dichiarazioni».

Le molestie denunciate continuano però ad aumentare. Una delle ultime è quella Ellie Rowsell cantante dei Wolf Alice che lo ha accusato di averla filmata di nascosto in modo inappropriato nel backstage di un festival. Alcune accuse secondo la legge americana sono piuttosto gravi. La modella Lindsay Morgan, con cui Marilyn Manson ha avuto una relazione nel 2010, lo ha accusato di violenza sessuale, definendolo «Il mostro più terrificante del mondo».

Secondo le ricostruzioni, Marilyn le avrebbe chiesto di tornare a Los Angeles da Bangkok dove stava lavorando ad uno shooting fotografico con la falsa promessa di darle un ruolo importante nel remake del film True Romance (Una vita al massimo) un noir del 1993 scritto da Quentin Tarantino e interpretato da Patricia Arquette. Il film non è mai stato realizzato e l’azione di Marilyn Manson (che avrebbe fatto lo stesso tipo di promesse anche all’attrice inglese Esmè Bianco, che lo ha anche denunciato per aver abusato di lei nel 2011) configura una violazione del Trafficking Victims Protection Act, una legge contro il traffico di esseri umani. Nei prossimi mesi si capirà se il caso arriverà presso la Central District Court della California.

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