Rock News
30/06/2021
Paul Stanley una volta ha detto: «I Kiss sono più di una semplice band rock’n’roll. Siamo una tribù. Sono fiero di fare parte di qualcosa che ha attirato le persone come una calamita». Per questo motivo la band nata nel Queens di New York nel 1973 ha deciso di chiudere la propria carriera spettacolare e pirotecnica sul palco con il End of the Road World Tour, l’ultimo tour partito il 31 gennaio 2019 da Vancouver in Canada, interrotto dalla pandemia dopo 174 date e mai ufficialmente finito.
I Kiss sono tornati sul palco a Dubai per il concerto di Capodanno 2020 che ha stabilito il record mondiale per le fiamme più alte e più numerose mai viste, una tempesta di fuoco che è diventato uno degli show più megalomani e costosi di sempre, e hanno detto di voler concludere l’ultimo tour nella loro città, New York. Durante un’intervista televisiva con 6 ABC Action News Gene Simmons ha confermato però che la band ha deciso che una volta concluso il tour si ritirerà: «È così. Ho 71 anni, anche se sono in grande forma» ha spiegato, «Non mi sono mai drogato, non ho mai bevuto e non ho mai fumato sigarette. Stiamo tutti bene e non vediamo l’ora di andare là fuori a fare quello che facciamo».
Il bassista dei Kiss ha un punto di riferimento importanti per capire quando è il momento di fermarsi: «Sono sempre stato un grande fan di Muhammad Ali, e credo sia rimasto sul ring troppo a lungo. Se sei un surfista vuoi cavalcare uno tsunami, vuoi il massimo. Non vuoi stare in acqua quando ci sono le onde piccole». Il concerto di Dubai è stato un momento di celebrazione dell’atmosfera spettacolare di un concerto rock arrivato nel momento giusto, alla fine di un anno terribile: «Nessuno ha mai sparato così tanto fuoco tranne i militari e il libro del Guinness era lì per testimoniare quel momento» ha detto Gene Simmons «È stato registrato e rivisto in streaming da milioni di persone. Io però odio lo streaming, voglio che le persone vedano il nostro spettacolo dal vivo. Nessuno vuole vedere un film di Godzilla, vuoi essere lì a vedere Godzilla che distrugge la città». La soluzione secondo Simmons è tornare sul palco, ma non rimanerci troppo a lungo: «Non vogliamo rovinare la nostra reputazione. Suoneremo in qualche altro centinaio di città nel mondo e poi appenderemo gli stivali al chiodo».
Gene Simmons ha però voluto rassicurare i fan che anche senza Paul Stanley, Tommy Thayer e Eric Singer sul palco, i Kiss esisteranno ancora: «Ci saremo in tante forme diverse: il nostro documentario di quattro ore, un film su Netflix, i cartoni animati dei Kiss, tutta la terra sarà un Pianeta Kiss e voi ci state vivendo sopra. A proposito, anche Pianeta Kiss è un marchio registrato».
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