Rock News
31/05/2021
Durante una recente intervista rilasciata per il documentario televisivo intitolato "The Live Revival", dedicato ai locali inglesi a rischio chiusura a causa della crisi generata dalla pandemia, Noel Gallagher ha parlato a ruota libera dell'attuale situazione legata al sostegno alla musica dal vivo nel Regno Unito, delle difficoltà della scena live se paragonata al ritorno dei tifosi all'interno degli stadi e della sua carriera con e senza gli Oasis.
Dopo le dichiarazioni della scorsa settimana, in cui ipotizzava (ironicamente) una reunion degli Oasis se fosse stato pagato 100 milioni di dollari, il cantautore britannico ha voluto fare un punto sulla sua persona, descrivendosi come "poco capace" in molte cose quotidiane: "sono fot****mente scarso su qualsiasi aspetto tecnico. Non so guidare, non so nuotare, sono una me**a in un sacco di aspetti, a parte fumare erba e parlare del Manchester City".
The second episode of #TheLiveRevival, which celebrates UK grassroots venues, goes out tonight (27th May) at 9pm BST on #SkyArts.@skytv pic.twitter.com/FVUPPjdeVd
— Noel Gallagher (@NoelGallagher) May 27, 2021
E per quanto riguarda il suo passato con la band formata con il fratello Liam, ha raccontato quanto anche i componenti del gruppo fossero tecnicamente scarsi e poco pratici, facendo ipoteticamente l'esempio di una corda del basso rotta durante un live: "saremmo stati fot**ti".
Per quanto riguarda una reale speranza di rivedere insieme la band dei fratelli Gallagher, nelle scorse settimane Noel ha ben descritto quanto sia sempre più improbabile, escludendo ogni possibilità: «Per suonare in una band devi fare dei compromessi e discutere di ogni idea con altre persone» ha detto, «Fai un programma e poi devi cambiarlo perché qualcuno nella band si tira indietro perché il suo gatto è malato. Non voglio farlo, voglio seguire la mia strada. Gli Oasis sono finiti, mi dispiace. Fatevene una ragione, anche io non ho mai visto i Sex Pistols o i Beatles».
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