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Guns N' Roses, la professionalità della band durante le registrazioni di Appetite For Destruction: "Axl era perfetto"

Redazione Virgin Radio

Il tecnico del suono Micajah Ryan: «Iniziavamo alle undici del mattino e finivamo alle 4 di notte»

Dopo aver svelato diversi dettagli sulla vita sfrenata e fuori controllo dei Guns N' Roses nel 1987 durante le registrazioni dell’album Appetite for Desruction, il tecnico del suono Micajah Ryan che era in studio insieme a loro e al produttore Mike Clink ha raccontato anche il lato professionale della band che si preparava a debuttare al n. in classifica in America e a cambiare il suono del rock anni 80 con i 30 milioni di copie di uno dei dischi più venduti di sempre.

«Axl Rose era molto serio» ha raccontato Ryan al podcast The Full in Bloom, «Arrivava in studio, si metteva le cuffie e ascoltava le registrazioni fatte dalla band. A volte iniziava a cantare molto tardi, di notte, ma quando si accendeva era perfetto». Gli orari di lavoro stabiliti da Mike Clink nei Rumbo Recorder Studio e poi nei Record Plant di Los Angeles sono in perfetta sintonia con lo stile di vita rock’n’roll della band: «Iniziavamo alle undici del mattino e finivamo alle 4 di notte» ha detto Micajah Ryan, «Ogni giorno era così».

Ryan ricorda con ammirazione anche la concentrazione di Slash a dare il massimo con la sua Les Paul, «Non era lì per divertirsi e parlare di ragazze, era lì per suonare e lo faceva alla grande perché era quello che amava di più». Tra i Guns N' Roses, quello con cui ha legato di più è stato Duff McKagan, che passava molto tempo in studio anche dopo aver completato le sue parti di basso: «Aveva sempre un bicchiere di plastica pieno di vodka e succo di mirtillo. Beveva una bottiglia al giorno ma non l’ho mai visto ubriaco». Con il batterista Steven Adler, Ryan ha avuto invece un incontro bizzarro: «Lo incontravo poco in studio, ma un giorno tornando a casa l’ho visto lungo la strada che faceva l’autostop. A quanto pare era una cosa che faceva spesso, gli piaceva. Gli ho dato un passaggio, e quella è stata la volta in cui abbiamo parlato di più». Ryan ha spiegato come per un tecnico del suono come lui la registrazione di un album in studio sia soprattutto un lavoro, un impegno da portare a termine al meglio, però ha capito subito che Appetite for Destruction era un disco speciale «Mi è arrivato addosso come un camion lanciato a tutta velocità, era incredibilmente potente. All’inizio non avevo capito quanto fosse grande. Nonostante il successo mondiale che hanno avuto, a me piace ricordare i Guns’n’Roses come quella band di ragazzi che passavano il tempo insieme a suonare le loro canzoni. Un altro giorno di lavoro in studio, da cui è nato qualcosa di grande».  

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