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Birra gratis se ti vaccini: l'iniziativa di un centro americano per spingere la popolazione a farsi immunizzare

Negli Stati Uniti nascono sempre più iniziative per incoraggiare gli indecisi a vaccinarsi contro il Covid19: biglietti per il baseball, hot dog e birra gratis

Birra gratis se ti vaccini: l'iniziativa di un centro americano per spingere la popolazione a farsi immunizzare

13/05/2021

Gli Stati Uniti, nelle ultime settimane, sono andati a gonfie vele con la campagna vaccinale contro il Covid-19. Secondo una recente indagine, però, solo l’11% degli adulti non ancora vaccinati ha intenzione di sottoporsi alla dose. Ecco perché, un po’ in tutto il Nord America, stanno nascendo delle iniziative per incentivare gli indecisi a vaccinarsi, per garantire la maggior copertura possibile dal virus.

Birre gratis, biglietti per il baseball, hot dog: solo alcuni degli omaggi previsti in varie zone degli States, in cambio dello “shot”, ovvero dell’iniezione di vaccino.

Il presidente Joe Biden ha affermato di voler arrivare a inoculare la prima dose ad almeno il 70% della popolazione adulta entro il 4 luglio, ovvero l’Independence Day.  Ed ecco allora spuntare un po’ ovunque queste idee, al suon di “No matter what”, “non importa come” o, meglio ancora, “il fine giustifica i mezzi”.

Uno degli esempi che più è salito alla ribalta in questi giorni è il caso della Contea di Erie, nello stato di New York: a Buffalo è stato installato un centro vaccinale all’interno di un famoso birrificio. Da qui nasce l’idea: una pinta di birra gratis, se ti vaccini. L’associazione mentale va subito alla parola “shot”, utilizzata nella lingua anglosassone sia per gli shot di alcolici (spesso bevuti dagli americani proprio prima di una birra), che per le iniezioni di vaccini.

Durante il weekend del 7 e 8 maggio, questo hub ha vaccinato più persone di qualsiasi altro centro o clinica presente sul territorio. Già dalla mattina presto. fuori c’era la fila.

La dottoressa Gale Burstein, commissario per la salute della Contea, era presente al centro per somministrare dosi e per indagare sulle cause della reticenza degli adulti ancora non vaccinati. A quanto pare, la maggior parte di questi non vedeva il vaccino come una priorità. Ma non appena si è presentato un omaggio così gradito, in cambio dell’iniezione, in molti si sono fatti avanti. “In psicologia sappiamo che funziona – ha affermato Burstein – dare alle persone un rinforzo positivo per un buon comportamento e un rinforzo negativo per un cattivo comportamento. In sostanza, stiamo dando a queste persone un rinforzo positivo. Stiamo dando loro una ricompensa per aver fatto una scelta intelligente. E una pinta di birra non costa molto. Le persone per lo più hanno solo bisogno di quel qualcosa in più. Diamo loro un piccolo incentivo, per farsi vaccinare. Non credo che regalare una birra sia coercitivo”.

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