Loading

Rock News

System Of A Down, Serj Tankian: "una band che non ha avuto una storia piena di drammi e conflitti non vale niente!"

Redazione Virgin Radio

Il frontman dei SOAD in una recente intervista ha raccontato quanto le differenti opinioni tra i membri della band possano essere anche un fattore positivo

I System Of  Down hanno una carriera che dura ormai da quasi tre decenni (sono nati a Glendale, California nel 1994) ed è stata piuttosto turbolenta, ma secondo Serj Tankian fondatore della band insieme a Daron Malakian, questa non è necessariamente una brutta cosa: «Mostratemi una band che non ha avuto una storia piena di drammi e conflitti e io vi mostrerò una band che non vale niente» ha detto in una intervista a Metal Hammer, «Ci sarà sempre un po’ di dramma tra noi, siamo quattro individui con opinioni diverse». Litigi, passi falsi, differenze artistiche inconciliabili tra i membri della band, divisi anche da posizioni politiche spesso all’opposto. Il batterista John Dolmayan è un sostenitore di Donald Trump. «E’ armeno, è mio cognato ed è anche il mio batterista» ha detto Tankian, «E’ difficile stare insieme e avere idee così diverse? Certo che lo è!».

Per 15 anni dopo l’ultimo album Hypnotize del 2005 rimettere insieme i System of a Down è sembrato impossibile, ma anche questo per Tankian è stato positivo: «Le polemiche hanno mantenuto alta l’attenzione sulla band, anche se non abbiamo pubblicato niente». Poi è arrivato il conflitto tra Armenia e l’Azerbaigian nella regione dell’Arstaskh e la paura di una nuova persecuzione etnica contro gli Armeni, e nel 2020 i System of a Down sono tornati con due singoli, Protect the Land e Genocidal Humanoidz e una campagna in favore dell’organizzazione umanitaria Armenia Fund. «È una delle cose più belle che abbiamo fatto, e sono molto orgoglioso dei miei fratelli della band. Ma un po’ di dramma tra di noi c’è e ci sarà sempre, questo è chiaro».

Serj Tankian ha anche pubblicato l’EP solista Elasticity che contiene le canzoni scritte negli anni per un eventuale nuovo album dei System of a Down e ha anche partecipato al documentario Truth to Power raccontando il modo in cui negli anni ha conciliato la sua carriera di musicista rock con quella di attivista politico. Tankian ha ricordato anche un momento difficile, quando dopo l’11 settembre ha pubblicato un saggio intitolato Understanding Oil spiegando alcune delle ragioni degli attacchi di Al-Qaeda negli Stati Uniti e i System of a Down hanno ricevuto molte minacce di morte. «Suonavamo di fronte a 20.000 persone e continuavamo a ricevere minacce, e ci chiediamo: siamo al sicuro? Il nostro pubblico è al sicuro? Ero preoccupato per la mia band e per i nostri fan, ma continuavo a dire a tutti: mi dispiace, ma è la verità».   

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.