Rock News
Quella volta in cui Mick Jagger si spacciò come leader di una band con uno sconosciuto Jon Bon Jovi, i Frogs
Il rocker del New Jersey ha raccontato la curiosa storia risalente a quando era un adolescente e faceva il galoppino nello studio di suo cugino
Jon Bon Jovi ha raccontato molti aneddoti sugli inizi della sua carriera, quando a 18 anni lavorava negli studi di registrazione Power Station di New York gestiti da suo cugino, Tony Bongiovi. «Facevo di tutto, ero il galoppino» ha detto in una puntata del podcast Rockonteurs condotto da Gary Kemp e Guy Pratt, «Durante il weekend o la sera tardi mi lasciavano usare uno studio per cantare o registrare qualcosa. L’accordo era: se dovessi avere successo, vi ripagherò».
Oltre all’opportunità di imparare le basi del mestiere di cantante, Bon Jovi ha avuto anche quella di incontrare diverse star del rock, dai Queen a David Bowie, fino alla più grande rock band di tutti i tempi: «Un giorno ero con la mia band, eravamo appena scesi dal taxi davanti allo studio, io stavo contando le monete per pagare la corsa, dietro di me si è fermata un’auto e sono usciti i Rolling Stones. Nello stesso istante un fotografo è saltato fuori da non so dove, forse dal cestino della spazzatura e ha cominciato a scattare come un pazzo inseguendo Mick Jagger e gridando: “Mick, Mick, Mick, una foto”».
La reazione di Jagger è un vero colpo di genio: «Lo giuro, Mick si è girato verso di me, mi ha abbracciato si è messo in posa con gli altri ragazzi del mio gruppo e ha detto: “Questa è la mia nuova band, i Frogs” e il fotografo ha scattato». Bon Jovi ha imparato una lezione sulle rockstar: «Più sono grandi e più sono cool. Quelli che non sono mai stati cool sono quelli di cui non senti più parlare. Gli Stones erano cool».
Gli è rimasto solo un rimorso, quello di non essere mai riuscito a ritrovare il fotografo e recuperare quella foto leggendaria: «Ma io so che esiste da qualche parte» ha detto Bon Jovi.