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Bruce Springsteen, ecco come e perché si è guadagnato l'appellativo di “The Boss”. La storia

Redazione Virgin Radio

Questo nome gli fu dato dai compagni della E Street Band.

Nel corso della sua lunghissima carriera, Bruce Springsteen si è guadagnato l’appellativo di “The Boss”. Questo soprannome di certo oggi può far pensare alla posizione importante che ha raggiunto nell’industria musicale dopo anni e anni di successi; in realtà, però, le vere origini di questa espressione sono sconosciute ai più.

Indubbiamente il rocker del New Jersey ha sempre avuto la stoffa del leader ed è anche per questo è sulla cresta dell’onda da quasi cinquant’anni. Se è stato soprannominato “The Boss” è perché, oltre a essere un musicista incredibile, è anche una persona che riesce a conquistare tutti, ma c’è dell’altro: come riporta Far Out Magazine, questo nomignolo non va associato all'immagine di un “capo” come potrebbe essere quello di un'azienda, bensì a quella di un leader “operaio”, un amico con il quale condividere una birra, una battuta oppure una canzone. Bruce, insomma, è un “uomo del popolo” ed è in tal senso che va inteso il termine “boss”.

In questi anni Springsteen ha dimostrato di essere un grande artista con i tanti brani che ha composto e che sono diventati ormai dei classici del rock; fuori dal palco ha poi anche dato prova di essere una persona altruista alla quale sta a cuore il bene comune: lo ha fatto con le sue tante opere di solidarietà, con le sue raccolte di fondi da destinare alla beneficenza, con il tempo trascorso con i suoi fan e in tanti altri modi.

Anche tutti questi aspetti lo hanno reso "The Boss" ma, in realtà, il nome è nato dalla collaborazione di Springsteen con la E Street Band: oltre a essere la star principale sotto i riflettori del palco e la voce del gruppo, infatti, Bruce è sempre stato anche il loro leader nel vero senso della parola. È sempre stato lui, ad esempio, a riscuotere i pagamenti dopo i vari show e a pagare ai musicisti la parte che spettava loro. È in questo modo che si è guadagnato l’appellativo con cui oggi viene chiamato da tutti.

Nel 2009 Andrew Delahunty, autore di numerosi libri su questo tema, come ad esempio l’Oxford Dictionary of Nicknames, ha spiegato alla BBC: “Nei primi anni, quando suonava insieme alla E Street Band in piccoli locali, era proprio Bruce a ricevere i soldi e a dividerli con il resto del gruppo. Questo suo compito ha portato i suoi compagni a coniare per lui il nome The Boss, un appellativo che poi gli è rimasto anche successivamente”.

Questa teoria sull’origine del soprannome è stata ripresa anche da Peter Carlin della biografia intitolata Bruce e pubblicata nel 2012: questo autore ha raccontato che, in realtà, fu lo stesso Bruce ad autoproclamarsi The Boss nei primi anni ’70, quando era solito riunirsi settimanalmente ad Astbury Park con la band e con altri amici per giocare a dei giochi da tavolo come il Monopoli. Lo fece perché i suoi amici, in realtà, avevano iniziato a chiamarlo Gut Bomb King perché in queste serate portava sempre un sacco di dolci per loro. A lui evidentemente questo nomignolo non piaceva e così pensò di spostare l'attenzione degli amici sul nome che scelse lui stesso per sé.

Negli anni successivi, Stevie Van Zandt riprese questo soprannome risalente a quelle serate passate a giocare per sottolineare il ruolo di leader che Bruce aveva ormai assunto nella band sin dai primi show realizzati insieme. The Boss sembrò il nome più adatto per il frontman non solo perché si occupava dell’aspetto finanziario della loro attività musicale, ma anche perché era lui che dirigeva i lavori sia sul palco, che dietro le quinte o in studio di registrazione, incoraggiando i suoi compagni a dare sempre il massimo, proprio come dovrebbe fare un buon leader.

In un certo senso, dunque, nella E Street Band non c’è mai stata la democrazia: Bruce Springsteen ha sempre guidato il gruppo e l’ha fatto nel migliore dei modi visto il successo ottenuto, dunque nessuno ha mai avuto da ridire sul suo operato.

La sua “consacrazione” come The Boss, però, è avvenuta solo con Born To Run: quando il musicista divenne una rockstar a tutti gli effetti, la stampa iniziò a raccogliere quante più informazioni possibili su di lui e anche sulla sua vita privata. Fu così che i giornalisti scoprirono anche la storia del suo soprannome: ben presto tutti iniziarono a chiamarlo The Boss, anche se lui non ha mai concesso ufficialmente la sua autorizzazione all’utilizzo di questo termine. Ormai tutti lo conoscono con questo soprannome al quale anche il pubblico è affezionato: anche per i suoi fan, infatti, Bruce Springsteen è il Boss e ormai lo sarà per sempre.

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