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Queen, Brian May: “Sto lavorando notte e giorno a una nuova edizione del mio album solista”
Il leggendario chitarrista promette che il disco sarà pronto molto presto
Il 2020 è stato un anno molto difficile per Brian May: oltre alla pandemia e al lockdown, infatti, il chitarrista dei Queen ha dovuto affrontare anche diversi problemi di salute, tra i quali un incidente domestico e un infarto. Fortunatamente, ora sta bene e in quest’ultimo periodo si è rimesso al lavoro a pieno ritmo, in attesa di poter tornare sul palco con Roger Taylor e Adam Lambert per recuperare le date rinviate lo scorso anno.
Nello specifico, il musicista 74enne si sta dedicando al suo progetto solista: “Adesso sto lavorando notte e giorno per riportare alla luce e per rilanciare l’album Back To The Light – ha spiegato su Instagram – il mio primo album solista. Per molto tempo non è stato disponibile. È piuttosto complicato lavorare durante il lockdown, ma il disco sarà pronto molto presto. Sarà rimasterizzato e rifinito con l’aggiunta di un bel pacchetto di bonus tracks”.
Il chitarrista dei Queen ha raccontato anche com’è nato il suo primo singolo, ispirato a una canzone composta per uno spot patinato di un’automobile. “Driven By You è stato il mio primo singolo – ha spiegato – in origine è stato ispirato dalla musica composta per una pubblicità della Ford. È strano come accadono le cose. Dalle macchine, dalla velocità e dai viaggi in auto, è diventata una canzone d’amore. Ed è l’unica che mi tocca ancora così tanto”.
Questa canzone nel 1991 raggiunse la sesta posizione nelle classifiche inglesi; in seguito, May pubblicò altri due singoli che raggiunsero la Top 20. Nello specifico, nel 1992 il chitarrista raggiunse la quinta posizione di tutte le classifiche con la sua versione di Too Much Love Will Kill You, la splendida canzone dei Queen che fu lui stesso a comporre nel 1988. Il brano parla di un uomo diviso tra due amori: Brian May raccontò così la situazione che stava vivendo in quegli anni, quando il matrimonio con la sua prima moglie, Christine Mullen, stava finendo e nel frattempo stava crescendo l’attrazione per Anita Dobson, colei che diventò poi la sua nuova consorte.
Questa struggente canzone fu registrata durante le session per il tredicesimo album dei Queen, The Miracle, ma alla fine non fu inserita nella tracklist finale del disco in quanto ritenuta poco coerente con le altre tracce. In seguito Brian May interpretò il brano durante il Freddie Mercury Tribute Concert nell’aprile del 1992 e poi lo incise per inserirlo, appunto, in Back to the Light. La registrazione originale cantata da Freddie Mercury, invece, fu poi inserita in Made in Heaven, l’album postumo pubblicato nel 1995.
Anche grazie a Too Much Love Will Kill You e alla title track pubblicata successivamente come singolo, l’album Back to the Light raggiunse la diciannovesima posizione nella classifica degli album più venduti, confermando il talento di Brian May anche come artista solista. A breve, dunque, questo disco verrà ripubblicato in una nuova versione che conterrà alcune sorprese per i fan, dei bonus track dei quali al momento il chitarrista ha preferito non svelare i dettagli.