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In una recente intervista rilasciata ad Apple Music Essentials, Jon Bon Jovi ha fatto un salto nel passato raccontando i primi passi della band fino alla realizzazione di alcuni dei suoi più grandi successi.
Il racconto non poteva che iniziare da "Runaway", il singolo di debutto del gruppo che anticipò l'uscita del loro primo album in studio del 1983 intitolato "Bon Jovi". A quei tempi, ha raccontato Jon, non c'era abbastanza denaro per pagare una vera e propria band. Poi è arrivato quel brano che ha cambiato tutto: è stato il primo di molti successi.
L'intervista, poi, si sofferma sui protagonisti e sulle storie raccontate nelle canzoni, che Jon definisce come il frutto di un insieme di ricordi reali. "Livin' on a Prayer", e i suoi protagonisti Tommy e Gina, rappresentano un ottimo esempio in tal senso. Jon non ha dubbi: il terzo album della band ("Slippery When Wet" del 1986), da cui è tratto questo brano, ha segnato la vera svolta tutte le persone coinvolte.
L'incredibile successo di "Livin' on a Prayer", però, ha rischiato anche di diventare una zavorra. «Tutto quello che volevo fare - ha raccontato Jon - era dimostrare che avremmo potuto farlo di nuovo. Così, entro un anno, abbiamo scritto "New Jersey"». Ben 5 singoli estratti da quell'album (il quarto) si sono piazzati in Top 10: una prova della grandezza della band, ma anche un'esperienza estenuante per i membri del gruppo, a dir poco stremati alla fine del tour.
Parlando di successi, non si poteva non citare "Always", del 1994. Jon ha raccontato di aver scritto quel brano come colonna sonora del film "Romeo is bleeding". Tuttavia, dopo aver visto in anteprima la pellicola, la band si rifiutò di cedere il brano. Così "Always" fu letteralmente archiviata in un seminterrato, fino a quando John Kalodner della A&R lo ascoltò per caso ed esclamò: "Quella canzone è un successo!". E tutti sappiamo che è stato davvero così. Oggi Jon, sebbene non la canti spesso come altri successi, ammette di essere "felice e orgoglioso di averla scritta".
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