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The Smashing Pumpkins, Billy Corgan: “Ci hanno definito grunge, ma noi siamo più simili ai Led Zeppelin e ai Beatles”
Il frontman ha ricordato il periodo di lavorazione dell’album Mellon Collie and the Infinite Sadness del 1995
In questo periodo gli Smashing Pumpkins stanno promuovendo il loro nuovo lavoro, un album doppio intitolato Cyr, pubblicato solo pochi giorni fa. In una nuova intervista radiofonica, Billy Corgan e il batterista Jimmy Chamberlin hanno ricordato alcune fasi della loro carriera, come quella relativa all’uscita di uno dei loro capolavori, Mellon Collie and the Infinite Sadness, album pubblicato nel 1995 dopo il grande successo di un altro incredibile disco, Siamese Dream, uscito nel 1993.
“Tutti noi abbiamo un’istantanea della nostra giovinezza dove eravamo davvero in forma – ha detto il frontman – quello è il modo in cui preferiamo ricordare la nostra gioventù in contrasto con i momenti in cui, invece, non sembravamo stare così bene. In tal senso, Siamese Dream è la bellissima istantanea della nostra giovinezza. Ci ha colto proprio nel fiore della nostra gioventù, nel modo migliore possibile. Ma il nostro produttore Flood era intelligente – ha proseguito – ci rendemmo conto che c’era questa ferocia nella band che stavamo mettendo da parte nella ricerca della perfezione. Mellon Collie è stata una reazione a queste due cose. Da una parte, è stata una reazione al dire ‘Ok, abbiamo fatto qualcosa di perfetto, adesso facciamo qualcosa di imperfetto’. Dall’altra parte, è stata una reazione contro il fatto di essere associati al grunge, nonostante noi continuassimo a dire ‘No, noi siamo più simili ai Led Zeppelin e ai Beatles’. Nessuno ci credeva perché c’era chi diceva ‘Ok, avete fatto qualche canzone bella ma non siete al livello di quelle band’. E noi rispondevamo ‘No, noi crediamo davvero di poter essere al livello di quelle band’. Insomma, Mellon Collie è stato il nostro modo di dire ‘Non potrete più paragonarci a questi altri gruppi’. Tutto questo sembra un po’ infantile, parlando dal punto in cui mi trovo adesso nella mia vita, ma a quel tempo mi sentivo così”.
Billy Corgan ha dunque spiegato che la band non ha mai sopportato di essere accostata al grunge perché loro si sono sempre sentiti più vicini ad altre grandi band del passato. Anche Jimmy Chamberlin la pensa così: “Credo che Siamese Dream sia una sorta di polaroid patinata che riguardi con affetto – ha detto – Mellon Collie, invece, è stato davvero un’avventura in tutta l’ampiezza della band, per cercare di espandere i parametri il più possibile. Per me è stata una sfida nel provare a essere una moltitudine di batteristi in ciascun momento. Quando ascolto questo disco adesso, mi sembra incredibile che i nostri pensieri potessero andare dal pesante al morbido e quieto, mantenendo sempre una forte identità”.
Questi due album, in effetti, sono quelli che forse definiscono la band più di qualsiasi altro: “Tra Siamese Dream e Mellon Collie potete ritrovare tutto – ha detto ancora Corgan – potete trovare il Sole e la Luna, la luce e le tenebre, la perfezione e l’imperfezione, c’è davvero tutto! Se fosse stata l’unica cosa da noi realizzata, potreste dire che è stata una perfetta esecuzione, in quell’era delle nostre vite, all’apice della giovinezza… tutti sanno che il periodo tra i 15 e i 30 anni è molto intenso per chiunque, noi siamo stati in grado di catturare l’essenza di quella fase, la follia, la stupidità, l’egoismo, l’ego… ogni aspetto insomma! È tutto lì ed è in questo che risiede la sua bellezza. Ma devo dire che c’è stato anche qualcuno in questo arco di tempo che ha detto ‘No, io voglio quell’oscurità’. Questa è la parte più forte”.
Nel disco Mellon Collie ci sono tante hit amate dai fan, tra le quali anche 1979. In realtà, questo brano è entrato a far parte della scaletta solo all’ultimo: “È uno di quei brani per i quali continuavamo a dire ‘È davvero una bella canzone’, ma poi rimandavamo sempre la registrazione – ha spiegato Corgan – poi arrivò il momento in cui ci trasferimmo al centro della città, ai Chicago Recording Studios, in quella orribile stanza, e ricordo che suonai questa canzone e mi sembrò una degli Stones. Così dissi agli altri ‘Questa mi ricorda i Rolling Stones ma non nella loro versione buona, bensì in quella in cui Keith Richards ha avuto una brutta giornata’”. La band non era soddisfatta di come il brano stava venendo: “Jimmy ha iniziato a suonarla e tutti eravamo d’accordo che quello fosse il ritmo giusto, ma sembrava un brano venuto male agli Stones. Così rimandammo di nuovo la registrazione del brano, quando ci mancava ormai solo un giorno per completare il lavoro. Flood mi disse ‘Domani è l’ultimo giorno disponibile. Se non registriamo questo pezzo domani, allora sarà escluso dall’album’. Io pensai ‘Oh mio Dio’, perché sentivo che era un buon pezzo. Così andai a casa quella sera e trascorsi molto tempo a riflettere su cosa volessi da quella canzone. Il giorno successivo andai nell’altro studio dove stavamo lavorando. Stavamo utilizzando due studi di registrazione allo stesso tempo perché eravamo sempre in ritardo. Così registrai una demo acustica che potete ascoltare nel boxset di Mellon Collie. Poi alla fine quel giorno realizzammo la versione di 1979 che tutti conoscono. Facemmo tutto in un solo giorno! Quella era la versione giusta, ma abbiamo dovuto eliminare la parte che ricordava gli Stones”. La band, dunque, comprese di aver sbagliato qualcosa e che il brano andava migliorato: alla fine, con grande impegno da parte di tutti, gli Smashing Pumpkins ottennero un ottimo risultato e 1979 è, ancora oggi, una delle loro canzoni più famose e più amate. Nell’intervista Billy Corgan, infine, ha sottolineato come la grande intesa con Jimmy Chamberlain e gli altri componenti della band sia stata fondamentale per realizzare sia Siamese Dream che Mellon Collie, quelli che sono stati indubbiamente due grandi album degli anni ’90.