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Il brano Bitter Sweet Symphony dei Verve è in vetta alla classifica delle 100 canzoni più importanti degli anni ’90 secondo Radio X: il brano, in effetti, è ormai considerato come una vera e propria icona di quel decennio, ma non è certo l’unico.
All’ex frontman della band che ha ormai intrapreso una carriera come solista, Richard Ashcroft, la suddetta radio ha chiesto qual è, secondo lui, la canzone più rappresentativa degli anni ’90 e cosa ha reso quegli anni così speciali a livello musicale.
Il cantante ha risposto così: “Se penso a una canzone che ha cambiato il mio modo di pensare, allora mi viene in mente Higher Than The Sun dei Primal Scream, contenuta nell’album Screamadelica”.
Ashcroft ha poi parlato di un altro gruppo che ha avuto un forte impatto su di lui: “I Massive Attack e i loro dischi – ha detto – per me dovrebbero stare nelle posizioni alte della classifica. Di certo, Unfinished Sympathy è davvero incredibile”. Questa canzone, tra l’altro, è stata di ispirazione per il video di Bitter Sweet Symphony: nella clip si vede la cantante Shara Nelson che cammina per strada, non curandosi di ciò che è intorno a lei, proprio come fa Ashcroft nel video della sua band.
“Bitter Sweet Symphony è una canzone molto fresca – ha detto ancora Richard, parlando della sua hit - potrebbe essere la colonna sonora di ciò che il mondo sta attraversando in questo momento. Suona bene oggi, proprio come allora. Io volevo che diventasse universale, ecco il punto. Non scrivi immaginando la folla in uno stadio. Questa canzone è stata scritta prima di tutto questo, la cultura allora non era la stessa. Onestamente – ha concluso – penso che sia stata composta con una mentalità diversa. Le persone l’hanno trasformata in un inno perché cantano le parole durante i concerti”. In qualsiasi modo possa essere considerata, Bitter Sweet Symphony resta una perla degli anni ’90 e ancora oggi è un brano molto apprezzato.
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