Rock News
20/07/2020
Eric Clapton è considerato come uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. Nella sua straordinaria carriera, “Slowhand” è stato un esempio e una fonte di ispirazione per tanti altri musicisti. Anche lui, però, negli anni, ha indicato quali sono i suoi chitarristi preferiti.
In totale, sono sette: il primo della lista è Duane Allman, un chitarrista che colpì “Mano lenta” sin dal primo ascolto. “Ricordo che ascoltai la cover di Hey Jude realizzata da Wilson Pickett – ha raccontato – e chiesi subito ‘Chi è questo chitarrista?’. Da quel giorno fino a oggi non ho mai sentito un altro chitarrista suonare meglio di lui in un disco R&B. è il migliore”.
Nel gruppo degli artisti preferiti da Clapton figurano poi anche Muddy Waters e Robert Johnson: il primo è stato spesso indicato come il più importante perché “Slowhand” ha più volte detto che ha avuto una grande influenza su di lui. Di Johnson, invece, ha parlato citando il suo Crossroad Blues, dicendo: “Per me è il più inquietante e anche il più difficile da ascoltare di tutti i cantanti blues perché la sua musica è davvero carica a livello emotivo – ha spiegato – musicalmente è il più complicato”.
Tra i chitarristi preferiti di Clapton non poteva che esserci colui che diventò poi un suo grande amico, ovvero Jimi Hendrix: fu la band di “Mano lenta”, i Cream, a far sì che il talento americano si esibisse a Londra per la prima volta e il successo fu immediato. Tra i due c’era anche un pizzico di competizione: “Non mi avevi detto che fosse così dannatamente bravo”, disse Clapton a Chas Chandler, l’allora manager di Hendrix, dopo averlo sentito suonare per la prima volta.
Nella lista dei musicisti preferiti di Clapton figura poi anche Prince, sebbene molto lontano musicalmente da lui: “Slowhand” lo ha definito come uno dei migliori chitarristi mai visti, sottolineando che il brano Purple Rain ha rappresentato una vera iniezione di energia, quella di cui il rock aveva bisogno in un momento durante il quale lui credeva che questo genere fosse morto. “Questo artista – disse Clapton di Prince – è la reincarnazione di Little Richard, Jimi Hendrix e James Brown tutti insieme. Penso sia esattamente la persona di cui il mondo aveva bisogno”.
Gli ultimi due artisti amati da Clapton sono John Mayer e Albert Lee. Il primo fu invitato a partecipare all’album intitolato Eric Clapton & Friends e quando “Mano lenta” lo ascoltò e lo vide registrare tre brani dopo appena due prove, rimase senza parole: “Ero davvero sbalordito – ha raccontato in seguito – rispetto John perché è estremamente dotato musicalmente, la sua abilità è fenomenale. È un maestro”.
Quello che Clapton considera il miglior chitarrista in assoluto, però, è Albert Lee: “È il più grande del mondo – ha detto di lui – il virtuoso definitivo. La sua abilità è straordinaria, il suo orecchio è straordinario, ha un vero dono al di sopra di qualsiasi livello”.
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