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Tom Delonge: "ecco la verità sul perché mi sono dedicato agli alieni lasciando i Blink-182"

L'ex chitarrista della band californiana: "Molte persone tendono a pensare che alieno significhi una sola cosa"

Tom Delonge: "ecco la verità sul perché mi sono dedicato agli alieni lasciando i Blink-182"

03/07/2020

Durante una recente intervista rilasciata ad Alternative Press, Tom DeLonge è tornato a parlare della sua passione per gli alieni e gli UFO, spiegando perché ha scelto di dedicarsi quasi a tempo pieno a questa attività.

L'ex chitarrista dei Blink-182 si è interessato a queste tematiche fin da ragazzo, tanto da decidere di fondare nel 2017 il gruppo To the Stars Academy of Arts & Sciences, che si occupa di raccogliere da fonti pubbliche e private documenti e materiali relativi ai fenomeni UAP (Unidentified Aerial Phenomena) a scopo di ricerca.

Nella sua intervista DeLonge ha dichiarato: "Ho ottime ragioni per credere che le razze intelligenti evolute non vadano solo dal punto A al punto B". Secondo il chitarrista non tutti vengono dallo stesso Pianeta e, certamente, non soltanto dal nostro. Per Tom esistono due Universi opposti che possono entrare in contatto.

«Molte persone tendono a pensare che alieno significhi una sola cosa», ha detto il chitarrista: «Dico sempre alla gente: "Se sei nell'oceano e sei un pesce, e vedi arrivare una medusa, dici qualcosa tipo: "Ok, questo posto è pieno di questa forma di vita". E poi arriva un delfino e dici: "Aspetta, ok, c'è anche quello". Poi arriva la balena, e poi un'altra cosa che conosci, tipo una lattina di Coca-Cola, l'inquinamento... E non hai idea che fuori dall'oceano ci sia persino la terra, piena di umani che gettano immondizia nell'oceano».

DeLonge usa questa trasposizione simbolica per spiegare cosa pensa la gente quando cerca di immaginare gli alieni, finendo poi col rifarsi banalmente ai più diffusi stereotipi. 

Sul perché si sia appassionato tanto al fenomeno UFO, il chitarrista rivela che per lui è un tema super affascinante, ma anche perché da tempo ha notato che nel mondo c'è qualcosa che non va, facendo riferimento alle discriminazioni e ai conflitti. «Sento che tutti vogliono la stessa cosa, ma c'è una strana ragione per cui siamo tutti irrimediabilmente l'uno contro l'altro»: ad averci portati a questo punto potrebbe essere stato l'interesse di qualcuno, spiega il chitarrista.

Studiare gli UFO, per Tom, è quindi anche un modo per immergersi nello studio di percorsi storici del comportamento umano e dell'umanità e di possibili influenze esterne. «Se l'universo è grande come sappiamo tutti ed è pieno di realtà dimensionali che non comprendiamo ancora del tutto, allora c'è una grande possibilità che la loro influenza su di noi non sia poi così diversa dalla nostra influenza che abbiamo avuto sulle piccole tribù locali mentre crescevamo come civiltà».  

Tom porta l'esempio delle guerre condotte dalla Gran Bretagna, dalla Spagna, dagli Stati Uniti, dalla Russia, dalla Siria: in realtà gli individui coinvolti vedono solo una parte di ciò che accade.

Il chitarrista conclude spiegando di aver intrapreso questi studi per raggiungere (e diffondere) una nuova consapevolezza. Per aprire la mente delle persone, in fondo: «Siamo molto insignificanti, siamo un piccolo granello di polvere nell'universo, dobbiamo prenderci cura l'uno dell'altro e dobbiamo farlo in fretta».

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