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System Of A Down, John Dolmayan: “Siamo una band stupida e continueremo a esserlo. Ma non siamo i soli"

Il batterista ha espresso la sua opinione sulla situazione attuale del gruppo

System Of A Down, John Dolmayan: “Siamo una band stupida e continueremo a esserlo. Ma non siamo i soli"

04/06/2020

I System Of A Down non pubblicano un album in studio dai tempi di Mezmerize e Hypnotize usciti nel 2005. Com’è noto, la band in realtà negli ultimi quindici anni ha continuato a fare concerti di tanto in tanto e ha anche provato a tornare al lavoro, senza però riuscire a produrre nulla di nuovo. Il motivo di questi tentativi falliti risiede nel rapporto tra alcuni componenti del gruppo, nello specifico tra Daron Malakian e Serj Tankian, tra i quali sono nati alcuni contrasti a proposito della gestione della band e anche della creazione di nuovi pezzi.

Questa situazione di stallo sembra tuttora non avere una via d’uscita ed è davvero un grande peccato, perché i SOAD possono ancora vantare un grande seguito e sono davvero tanti i fan che sperano di poter ascoltare presto un loro nuovo album.

Nell’ultima puntata dello show radiofonico dell’emittente KLOS intitolato Full Metal Jackie, il batterista John Dolmayan ha espresso la sua opinione su quanto sta accadendo e non è la prima volta che lo fa. Nelle sue ultime dichiarazioni il musicista ha invitato più volte i compagni a cercare di risolvere il loro conflitto per tornare a lavorare insieme in maniera proficua, ma sembra proprio che il suo invito non sia stato ascoltato. Questa volta il batterista ha utilizzato parole ancora più dure nei confronti degli altri componenti della band: “Penso che se avessimo realizzato un album ogni tre o quattro anni, avreste assistito a un’incredibile crescita a livello espressivo da parte dei System – ha dichiarato – per me è motivo di grande tristezza pensare che non siamo mai riusciti a sfruttare il nostro massimo potenziale e che probabilmente non ci riusciremo mai. Anche se pubblicassimo un album adesso, non potremmo recuperare gli anni durante i quali non abbiamo fatto nulla. Penso anche che se chiedeste agli altri membri della band, loro non considererebbero la situazione con il mio stesso punto di vista, perché loro non sono stati obbligati a rimanere fermi”.

Dolmayan ha poi proseguito: “È  vero che ciascuno di noi può realizzare qualcosa per conto proprio – ha sottolineato – ma ad esempio, anche se ho realizzato un album solista intitolato These Grey Men, io non ho potuto beneficiare dell’abilità degli tre altri musicisti della mia band. Loro sono così bravi a sviluppare musica a livello strumentale al punto che ormai io mi ero abituato a loro, alla qualità delle canzoni, allo stile compositivo e al contenuto dei testi. Ciascuno di noi ha dato ai System Of A Down qualcosa di unico. Il punto della questione è che quando ti lanci in un progetto solista dai il meglio di te per renderlo perfetto, ma non puoi beneficiare del talento delle altre persone che facevano parte della tua band. E penso che per questo motivo i nostri progetti solisti siano poveri, sebbene ci siano molti contenuti buoni composti da ciascuno di noi individualmente. Tuttavia – ha sottolineato - questi contenuti non reggono il confronto con ciò che avremmo potuto realizzare tutti insieme”.

L’amarezza del batterista è più che comprensibile, così come il suo dispiacere nel sentirsi impotente di fronte all’attuale situazione della band: “Tutto questo comunque non ha importanza, perché non è qualcosa che posso decidere io da solo – ha detto ancora – la mia band è così stupida e immagino che continueremo a essere stupidi. Ma non siamo soli. Anche i Tool si sono comportati da stupidi per un lungo periodo, così come i Rage Against The Machine che sono stati fermi per un bel po’”. Queste ultime parole di Dolmayan sembrano lasciare intendere che in fondo creda ancora che le cose possano cambiare per lui e i suoi compagni, perché le band che ha citato alla fine sono tornate a fare musica dopo tanti anni, dunque probabilmente è quello che anche lui si augura per i SOAD. Di certo se lo augurano anche i fan e la speranza è che le sue parole possano in qualche modo scuotere gli altri componenti del gruppo e che tutti insieme tornino finalmente in studio a registrare i tanto attesi nuovi pezzi.

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