Rock News
10/03/2020
Con un lungo post pubblicato si principali profili social della band i Pearl Jam hanno deciso di rinviare il tour nordamericano a seguito del dilagare dell'emergenza Coronavirus.
Le date avrebbero compreso 16 concerti dal tra Canada e Stati Uniti dal 18 marzo al 19 aprile.
La band, che il prossimo 27 marzo pubblicherà l'attesissimo nuovo album Gigaton, ha deciso di pensare alla salute dei fan, cercando in qualche modo di contenere la diffusione della malattia evitando assembramenti ai loro concerti.
Il comunicato:
"Come abitanti della città di Seattle, siamo stati colpiti duramente e abbiamo assistito di persona quanto rapidamente queste situazioni possono degenerare. Le scuole dei nostri bambini sono chiuse insieme alle università e alle aziende. È stata pesante e peggiorerà ancora prima che possa migliora.
Quindi ci è stato detto che partecipare ai grandi raduni è in cima alla lista delle cose da evitare: questa crisi sanitaria globale sta iniziando a influenzare tutte le nostre vite.
Sfortunatamente, radunarci insieme a molte persone è la parte principale del nostro lavoro e il tour che siamo stati impegnati a pianificare per mesi è ora in pericolo...
In passato come adesso la priorità assoluta è pensare sempre alla sicurezza e al benessere dei nostri fan.
Quindi è con profondo dolore e rammarico che siamo costretti a fare questo annuncio...
Questa prima parte programmata del nostro tour PJ/Gigaton dovrà essere posticipata e gli show verranno riprogrammati più avanti.
Abbiamo lavorato duramente con tutti i nostri collaboratori per trovare soluzioni alternative, ma il rischio per il nostro pubblico e le loro comunità sono davvero troppo alti. Aggiungete anche che abbiamo la fortuna di avere dei fan unici, disposti a viaggiare in lungo e in largo per noi: rispettiamo le loro energie e devozione. Ma nonostante questo il viaggio, in questo momento, è qualcosa da evitare.
Certamente non ha aiutato il fatto che non ci siano stati messaggi chiari da parte del nostro governo riguardanti la sicurezza delle persone e le eventuali possibilità di proseguire il lavoro. Non avendo esempi in questo senso dal dipartimento sanitario nazionale, non abbiamo motivo di credere che la situazione possa essere sotto controllo nelle prossime settimane.
A Seattle stiamo assistendo ad una situazione che non augureremmo a nessuno. Ciò che desideriamo per il resto del paese è che si possano evitare i duri effetti negativi di questa situazione, mantenendo il senso di comunità e prendendosi cura l'uno dell'altro. Non vediamo l'ora che arrivino i nostri prossimi concerti, potendoci riunire di nuovo e suonare canzoni più forti ed energiche che mai.
Siamo così dispiaciuti...
profondamente colpiti...
Se qualcuno là fuori si sente allo stesso modo riguardo a queste notizie, noi condividiamo quell'emozione."
Rock News