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Evanescence, Amy Lee ha raccontato la distruzione del palco al Knotfest: “Siamo rimasti sconvolti”
Amy Lee nell'intervista racconta anche di come è cambiata la sua vita da quando è mamma: "È stato come scoprire una nuova energia"
Il 30 novembre scorso al Knotfest degli Slipknot in Messico si è verificato un terribile incidente. Gli organizzatori dell’evento sono stati costretti ad annullare le esibizioni della band di Corey Taylor e degli Evanescence a causa di problemi di sicurezza. Nonostante la decisione sia stata presa per evitare loro dei pericoli, una parte dei fan non l’ha accettata di buon grado: alcuni presenti, infatti, hanno reagito protestando e devastando il palco, dando fuoco, tra l’altro, anche alla batteria degli Evanescence.
Oggi, a distanza di qualche mese, Amy Lee torna a parlare di quanto accaduto: «Quando lo show, perdonate la battuta, è finito in fiamme è accaduto qualcosa che nessuno di noi aveva mai vissuto – ha detto a Loudwire Nights – era fuori dal nostro controllo. A me è dispiaciuto moltissimo per i fan. È sembrato fosse colpa loro ma non è stato così. È stato semplicemente un grande caos. Tutti noi ci siamo dispiaciuti, siamo rimasti sconvolti. Di certo quanto accaduto alla nostra strumentazione è parte di tutto questo, ma anche essere così attrezzati per esibirsi e poi non riuscire a farlo è stato un grande dispiacere. Tra l’altro – ha sottolineato – avremmo suonato per la prima volta live The Chain proprio durante quello show, eravamo super preparati per suonare questo nuovo pezzo».
Poco dopo quel festival, gli Evanescence hanno girato il video del loro nuovo singolo, The Chain per l’appunto: «Il giorno dopo il Knotfest abbiamo cercato un modo per riprenderci – ha raccontato ancora la cantante – siamo andati all’aeroporto e intanto pensavamo a come trasformare ciò che era successo in qualcosa di utile per non continuare a vederlo come un grande spreco di tempo. Dopo un paio d’ore eravamo ancora sotto shock, così abbiamo iniziato a scherzarci su. E io per scherzo ho detto ‘Forse dovremmo dar fuoco alla batteria nel video’. Ho iniziato a ridere – ha proseguito – e poi ho detto ‘Dovremmo farlo davvero, sarebbe davvero una cosa buona da fare. Abbiamo affrontato una cosa insieme e siamo riusciti a uscirne’».
«Nella nostra versione – ha raccontato ancora – il significato vero della canzone è ‘Siamo una band’, inteso come ‘Abbiamo bisogno di fare gruppo insieme contro qualsiasi cosa’, perché accadrà sempre qualcosa, ci saranno delle sfide, cose che minacceranno di dividerci, ma noi dobbiamo rimanere uniti e attraversare insieme quel fuoco. Così – ha concluso – ho pensato che sarebbe stato bello dar vita a questo messaggio attraverso il video e penso che alla fine sia venuto molto bene».
Amy Lee poi ha anche parlato dell’emergenza Coronavirus: «Mi sembra di essere circondata da persone preoccupate per quanto sta accadendo – ha detto – io non mi metterò certo in situazioni pericolose, penso che sarò al sicuro ma tutto questo è davvero tragico. C’è una parte di ispirazione che deriva da ciò che accade, ecco perché è un buon momento per me per comporre musica, perché all’improvviso l’intero mondo sta cadendo in pezzi. In realtà c’è sempre qualcosa. Io sto davvero pregando per queste persone. A volte essere un artista ti fa sentire insignificante – ha sottolineato – del tipo ‘Forte, lasciami cantare la mia canzone’, come se questo fosse importante. Ma allo stesso tempo, la speranza è importante, quindi se c’è qualcosa che possiamo fare per trasformarci in un piccolo spiraglio di speranza, allora vuol dire che forse c’è ancora qualcosa di buono».
In realtà, da quando è nato suo figlio, ancor prima della musica per Amy Lee viene la sua famiglia in ordine di importanza: «Il mio obiettivo è essere contemporaneamente una musicista, un’artista e una madre – ha spiegato – a volte è dura, soprattutto quando hai un bambino e una famiglia che ami, ma loro devono essere al primo posto. È normale, sono il tuo sangue. Ma io sono tutte queste cose insieme». Nella vita della cantante degli Evanescence l’arrivo del figlio ha cambiato tutto ma in meglio; diventare madre per lei ha significato conoscersi davvero per la prima volta, oltre che trovare una nuova fonte di ispirazione: «All’inizio ero esausta – ha detto – ma dopo i primi due mesi ho subito pensato ‘Oh mio Dio, ho un sacco di cose da scrivere, ho qualcosa da dire’. È stato come avere una nuova energia ed è stata una bellissima sorpresa».