Vivienne Westwood: tributo alla regina della moda punk! Ecco perché è considerata una leggenda

La leggendaria stilista è scomparsa a 81 anni

30/12/2022

Nel 1958 quando aveva diciassette anni, Vivienne Westwood, nata in un villaggio nella contea di Derby in Inghilterra l’8 aprile 1941 (il padre lavorava come magazziniere in una fabbrica di aerei), lascia il corso di gioielleria che sta seguendo alla Harrow Art School dopo un solo semestre. «Non vedevo alcuna possibilità per una ragazza di origini popolari come me di riuscire a mantenersi lavorando nel mondo dell’arte».

Vivienne Westwood non si perde d’animo, trova lavoro in fabbrica e la sera studia per diventare insegnante alle scuole elementari, nel 1962 si sposa con un operaio della fabbrica in cui lavora, Derek Westwood e si disegna da sola l’abito da sposa, crea e assembla la sua linea di gioielli e la vende nel weekend sulle bancarelle di Portobello Road. 

È la scintilla che fa nascere un’icona dell’atteggiamento e dello stile punk, l’etica del Do It Yourself che nella società carica di energia creativa e voglia di riscrivere le regole dell’Inghilterra del dopo Seconda Guerra Mondiale costruisce una rivoluzione culturale che parte dalla strada e diventa di massa.

«La mia visione del punk era quella di una missione a cui dedicare la vita» ha detto Vivienne Westwood, «Volevamo puntare una spilla nel sistema». Quando nelle strade di Londra, e in particolare a King’s Road che diventa il centro della moda e delle sottoculture giovanili cominciano a comparire personaggi come John Lydon, che indossa una maglietta dei Pink Floyd strappata e bucata su cui ha scritto sopra con il pennarello “Li odio”, Vivienne Westwood è pronta a intercettare la rabbia e a creare uno stile. Insieme a lei c’è Malcolm McLaren, che ha sposato nel 1967 dopo aver lasciato Derek e con cui ha aperto un negozio chiamato SEX.

McLaren è stato in America e ha lavorato con i New York Dolls e vuole portare lo stile del punk di New York a Londra e quando John Lydon canta I’m Eighteen di Alice Cooper ascoltandola dal jukebox del negozio SEX, nasce il progetto Sex Pistols, la band che cambia la storia del rock inglese con un solo album, Never Mind the Bollocks, Here’s the Sex Pistols.

John Lydon diventa Johnny Rotten, e al suo fianco sul palco del primo concerto del 6 novembre 1975 alla St.Martin’s School di Londra ci sono Paul Cook, Steve Jones e Glen Matlock che verrà sostituito da Sid Vicious. Johnny Rotten è la voce, la furia creativa, Malcolm McLaren è la mente (controversa) dietro alla rivoluzione dei Sex Pistols (numero uno in Inghilterra nel novembre 1977), Vivienne Westwood è l’immagine, lo stile e una moda, che durano molto più a lungo della band.

Viv Albertine, chitarrista della band The Slits e icona del punk al femminile ha scritto nella sua biografia: «Vivienne Westwood usava i vestiti per scioccare, provocare e irritare il sistema e per ispirare il cambiamento. Il messaggio era: è assolutamente ok non essere perfetti. Il suo atteggiamento si rifletteva nella musica che facevamo».

Dopo il punk, Vivienne Westwood ha esplorato l’estetica New Romantic negli anni 80 e poi tra il 1988 e il 1991 ha creato lo stile “The Pagan Years” con cui ha voluto: «fare una parodia del canoni dell’abbigliamento femminile dell’upper class britannica» e poi ha lavorato con Richard Branson per creare le uniformi del personale di volo della Virgin Airlines, il Kink’s College di Londra per le divise della cerimonia di laurea e con star come Dita Von Teese (che nel 2005 si è sposata con Marilyn Manson indossando un suo vestito), Marion Cotillard e con Carrie Bradshaw nel film del 2008 tratto dalla serie televisiva Sex and the City.

«La mia idea è di creare sempre un collegamento tra il passato, il presente e il futuro»  ha detto Vivienne Westwood. Nel 2012, l’artista Peter Blake l’ha scelta tra le figure più importanti della cultura inglese per la riedizione della sua opera più famosa, la copertina di Sgt.Pepper’s Lonely Hearts Club Band dei Beatles. La sua ultima provocazione è stata in occasione del suo 80esimo compleanno, quando la piattaforma di arte contemporanea CIRCA fondata dall’artista Josef O’Connor le ha chiesto di preparare un installazione video da trasmettere sugli schermi di Piccadilly Circus a Londra. Vivienne Westwood ha risposto alla chiamata con un video di dieci minuti in cui sulle note di Without You, il tema del film My Fair Lady ha messo insieme tutti i temi che hanno ispirato la sua creatività ribelle dalle ingiustizie sociali, al commercio di armi alla catastrofe ambientale. L’ultimo messaggio dell’icona della moda punk, trasmesso sugli schermi della piazza più famosa di Londra è stato: «Il capitalismo è una economia di guerra e il peggior agente inquinante. Quindi: fermiamo la guerra e cambiamo sistema economico». 

Rock News

Foto

Virgin Radio sempre con te!

disponibile su