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Quella volta che John Frusciante rovinò un'esibizione dei Red Hot Chili Peppers. La storia e il video

Il 22 febbraio 1992 la band suonò Under The Bridge al Saturday Night Live. L’esecuzione viene sabotata da John Frusciante che suona la chitarra fuori tempo e sbaglia i cori

19/02/2025

Il 22 febbraio 1992 segnò l'inizio della prima separazione dei Red Hot Chili Peppers dal loro meraviglioso chitarrista, John Frusciante. 

Durante un'esibizione al Saturday Night Live la band suonò Under The Bridge. Ma l’esecuzione viene sabotata da Frusciante che suonò la chitarra completamente fuori tempo e sbagliando i cori. Due mesi dopo John lascerà la band. Il primo abbandono da parte del chitarrista avvenne durante il tour legato all’album della consacrazione definitiva del gruppo, ossia Blood Sugar Sex Magik: John aveva seri problemi legati all'abuso di droghe e, anche per questo, non riuscì a reggere il peso della popolarità ormai raggiunta e così decise di mollare.

Anche nella sua autobiografia Scar Tissue Anthony Kiedis ricorda così quella sera: "Sembrava su un altro pianeta, iniziò a suonare cose che non avevo mai sentito prima. Non avevo idea di che canzone stesse suonando o in che tonalità si trovasse. Sembrava fosse in mondo diverso"

Guarda il video dell'esibizione al Saturday Night Live nel player in cima a questa pagina.

Dopo essere finalmente riuscito a uscire dal tunnel della dipendenza, John Frusciante rientrò nella band nel 1998: i musicisti ritrovarono subito quell’alchimia che li unì nei precedenti album insieme e riuscirono così a sfornare un altro capolavoro. Stiamo parlando di Californication, il disco che uscì nel 1999 e che diventò ben presto l’album più venduto della loro carriera. Per 10 anni le cose andarono a gonfie vele per i RHCP, che si imposero sulla scena anche con altri album di successo, come By The Way nel 2002 e Stadium Arcadium nel 2006, facendo tour in giro per il mondo.

Risale invece al 2009 il secondo addio del chitarrista: attraverso il suo blog ufficiale, Frusciante annunciò il suo addio definitivo ai Red Hot, spiegando di volersi dedicare esclusivamente ai suoi progetti solisti, improntati sulla sperimentazione musicale. Al suo posto arrivò Josh Klinghoffer, membro della band fino all’annuncio del rientro di Frusciante dello scorso anno. 

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