Rock News
14/12/2021
Nell’ultima puntata della serie di documentari The Greatest pubblicati dai Queen sul loro canale YouTube per celebrare i 50 anni della band, Brian May ha raccontato un aneddoto divertente sulla prima volta in cui ha suonato con Roger Taylor ai tempi della loro prima band gli Smile formati con Tim Staffel (che poi verrà sostituito da Freddie Mercury) intorno al 1968. Roger Taylor, che suonava fin da quando aveva 15 anni nei Reaction con cui ha avuto successo nella sua città di origine, Truro in Cornovaglia, è arrivato in studio, ha montato la batteria e ha cominciato a provare ogni singolo elemento, aggiustando una leva con la mano: «Gli ho chiesto: “Roger cosa stai facendo?” e lui mi ha risposto: “Accordo la batteria”. Non ci potevo credere, tutti i batteristi che avevo visto fino a quel momento mettevano giù la batteria e cominciavano a suonare».
La preparazione e il livello tecnico di Roger Taylor, oltre al perfezionismo e al talento come autori di canzoni che accomunava tutti e quattro i membri dei Queen, sono una delle ragioni del successo della band che fin dagli esordi ha alzato il livello del rock britannico anni 70 aprendo alla sperimentazione e al virtuosismo fino a creare un proprio genere indefinibile, l’opera rock frutto della visione di Freddie Mercury.
Roger Taylor ha costruito il suono dei Queen con uno stile potente e dinamico, appoggiandosi al basso impeccabile di John Deacon, supportando le linee di chitarra e gli assoli di Brian May e lasciando a Freddie Mercury la possibilità di esprimersi liberamente con la voce e il pianoforte.
Nonostante la sua abilità, però, non è mai stato un batterista pronto a mostrare tutto quello che sa fare: «Ho sempre odiato il momento dell’assolo di batteria nei concerti» ha detto Roger Taylor che fin dal 1974 come testimoniato nel Live at Rainbow faceva assoli esplosivi, unendo anche a partire dalla fine degli anni ’70 una grandiosa performance ai timpani, «Negli anni 70 era un clichè, qualcosa che dovevi fare per forza ma a me non è mai piaciuto. Ho sempre pensato che quello fosse il momento in cui il pubblico andava a prendersi una birra o un panino al bar». Roger Taylor ha sempre espresso chiaramente la sua visione del ruolo del batterista in una band: «Il batterista non deve mettersi troppo in mostra. Credo sia molto più gratificante suonare insieme agli altri musicisti in modo armonico. La batteria deve essere sempre integrata con la band, deve diventare un elemento della canzone».
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