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Bruce Springsteen: “vi racconto come è nato il film Western Stars”. E partecipa a sorpresa ad una proiezione in New Jersey

Il Boss parla del lavoro svolto per il docu-film. Intanto, nei giorni scorsi, ha partecipato a sorpresa a una proiezione in New Jersey

Il 25 ottobre uscirà al cinema Western Stars, il docu-film sull’omonimo album di Bruce Springsteen, opera nella quale il Boss debutta come regista. Il film sarà un lungo racconto, composto da filmati d’archivio, narrazioni in prima persona e l’esecuzione dei 13 brani presenti nel disco.

Realizzato insieme a Thom Zimny, il film di Western Stars è nato da un elaborato processo creativo che ha visto il Boss tornare a lavorare sui pezzi dell’album. Di questo il grande musicista ha parlato durante un’intervista al London Film Festival, dove si è recato proprio per la presentazione in anteprima del film. “Adattare Western Stars allo schermo è stato molto entusiasmante – ha detto Springsteen a Edith Bowman – perché ho avuto modo di rientrare nelle canzoni e di provare ad andare ancora più a fondo nella comprensione di ciò che esse rappresentano davvero. Cosa avevo davvero intenzione di scrivere? Stavo lavorando a una sorta di riflessione sugli uomini, sulle donne, sull’amore e sulle difficoltà dell’amore, e anche sul modo in cui una persona si trasforma e passa dall’essere l’unico protagonista a vivere una vita piene di persone, familiari, amici ed esperienze comuni a tutti”.

Ciascuno di noi deve percorrere quella strada – ha proseguito il Boss – e così il film è diventato uno studio di come è questo viaggio. Le parti parlate alla fine sono diventate delle semplici riflessioni, una sorta di poesie che guidano gli spettatori a una comprensione più profonda della musica”. In seguito, Springsteen ha parlato anche del suo processo creativo più nel dettaglio, spiegando perché nelle sue canzoni inserisce dei protagonisti: “Quando scrivo di un personaggio, in altre parole, scrivo una sorta di piccola storia – ha detto – è un modo per esprimere la parte più profonda di te e le tue battaglie interiori ma attraverso il racconto della vita di qualcun altro”.

Di solito – ha proseguito il Boss – tendo a scrivere davvero in modo cinematografico e quando lo faccio, come nel caso di Nebraska, The Ghost of Tom Joad o Devils & Dust, realizzo davvero una sorta di sceneggiatura di un film. Ecco perché queste canzoni permettono di immaginare visivamente un determinato scenario”. A proposito di Western Stars, Springsteen si pente di una sola cosa, ossia di non aver incluso una collaborazione con sua moglie Patti nel disco. “Anche lei avrebbe dovuto partecipare a questo album – ha detto – perché parla di uomini e donne e Patti mi ha dato così tanto, stiamo insieme da così tanto tempo, da 30 anni, e questo significa avere una grande esperienza da raccontare al microfono. Abbiamo 30 anni di vita insieme alle spalle. Lei è meravigliosa e la sua presenza si sente sempre e comunque, anche quando non cantiamo insieme, lei c’è comunque. Se scavate un po’ all’interno del film, scoprirete che lei è presente”.

Infine, Bruce Springsteen ha definito il processo creativo come un “mistero”, perché non si sa mai dove una persona riesca a trovare l’ispirazione, né sa quando e se riuscirà a scrivere di nuovo ma, nel suo caso, alla fine ci è sempre riuscito. “Scrivo libri, opere di Broadway e adesso sto anche facendo film. Presto proverò a fare l’astronauta – ha scherzato – vi farò sapere come andrà. Sono stato fortunato negli ultimi cinque anni perché sono stato molto ispirato e molto creativo. Ho fatto cose che non avevo mai fatto prima”. 

Quella di Londra non è stata l’unica presentazione del docu-film Western Stars: nei giorni scorsi l’opera è stata presentata anche a New York e poi è stata proiettata nei cinema del New Jersey nelle ultime due settimane, anche nella città natale del Boss, ossia Freehold. È proprio qui che Springsteen ha voluto sorprendere i suoi fan, presentando il film a sorpresa sabato scorso: “Sapevamo che non saremmo andati in tour – ha detto il Boss al cinema AMC della sua città, come riporta Rolling Stone – così ho provato a pensare a un modo per farvi arrivare la musica. Se volete applaudire, vi chiedo di rimandare l’applauso alla fine della proiezione perché il film contiene un suo proprio messaggio. Grazie per avermi supportato in tutti questi anni, buona visione”.

Un fan presente ha ripreso l’apparizione a sorpresa del Boss al cinema. Ecco il video:

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