Rock News
AC/DC, Brian Johnson rivela il suo blocco dello scrittore per l'album Back In Black: “poi è arrivata Hells Bells grazie a una tempesta”
La voce della leggendaria band rivela dettagli inediti sulla realizzazione del suo primo album con il gruppo
Quando entrò a far parte degli AC/DC nel 1980, la cose non furono facili per Brian Johnson: innanzitutto, il cantante britannico dovette fare i conti con l’eredità di Bon Scott, perché prendere il suo posto ed esserne all’altezza era davvero una grande responsabilità. In secondo luogo, il frontman fu catapultato subito nella realizzazione del nuovo disco della band. Gli AC/DC avevano deciso di riprendere i pezzi iniziati con Scott e di ultimarli per inserirli nell'album; i fratelli Young si occuparono della musica, mentre la stesura dei testi fu affidata proprio a Brian Johnson.
Prima o poi capita a qualsiasi autore di vivere il cosiddetto “blocco dello scrittore”, ossia la difficoltà nel trovare l’ispirazione giusta di fronte a una pagina bianca da riempire, oppure quella che si incontra quando si deve ultimare un lavoro già iniziato. Nella stesura delle lyrics di Back In Black, anche Brian Johnson ha vissuto una situazione simile, probabilmente perché si sentiva molto sotto pressione, dato che con quell’album avrebbe debuttato ufficialmente come nuovo cantante degli AC/DC e non poteva sbagliare nulla. In questi giorni il cantante è stato ospite del programma televisivo The Big Interview, condotto da Dan Rather e, proprio in questa occasione ha raccontato delle difficoltà riscontrate nella composizione dei testi di questo disco.
Si trovava alle Bahamas quando a un certo punto il tanto temuto blocco dello scrittore è arrivato anche per lui. Ma da quell’impasse Brian è poi riuscito a uscire, scrivendo Hells Bells, uno dei capolavori della band. “Ricordo che avevo già completato cinque canzoni – ha raccontato – e a un certo punto mi dissi ‘Accidenti, ho esaurito le parole’. Poi arrivò il produttore Mutt Lange e si accorse subito che non ero pimpante come al solito. Così mi chiese ‘Va tutto bene, Brian?’, e io gli risposi ‘Sto andando avanti a fatica qui’”.
“Il tempo quel giorno fu davvero brutto – ha ricordato ancora il cantante – non avevo mai visto prima una cosa del genere. Ci fu una tempesta tropicale, all’improvviso il cielo si oscurò tutto e poi ci fu quel tuono incredibile! Lange mi disse ‘Questo tuono rimbomba!’ e così io ho iniziato a scrivere ‘Sono un tuono che rimbomba, sono pioggia scrosciante, sto arrivando come un uragano’. Praticamente stavo facendo un bollettino metereologico! – ha scherzato Johnson – quando cose grandiose accadono così velocemente non hai neanche il tempo di rendertene conto, vero? È favoloso, sembra così facile... ma poi quando ci riprovi non funziona mai di nuovo!”. E così è stata una tempesta ad aiutare Brian Johnson a superare il blocco dello scrittore ed è grazie a quella giornata piovosa alle Bahamas se è nata Hells Bells, una delle canzoni più famose in assoluto degli AC/DC, nonché uno dei capisaldi del loro disco di maggior successo.