Rock News
25/07/2019
Il frontman dei Led Zeppelin, Robert Plant, durante l'ultimo episodio del suo podcast, Digging Deep, ha espresso la sua opinione su coloro che lo impersonano ed eseguono il suo materiale. Ha in particolare detto la sua sui vari gruppi che suonano "Slow Dancer" del 1982 dall'album Pictures at Eleven e l'intramontabile classico "Whole Lotta Love".
"In realtà ho sentito altre persone suonarle, anche se è molto raro che ascolti qualcuno che interpreta le mie canzoni. Ho sentito alcuni suonare "Whole Lotta Love" e cose del genere. È stato abbastanza interessante, quando le ho ascoltate, anche se e ho pensato: "Ah, e se la stessi cantando io adesso... la farei così".
Plant ha poi aggiunto: "È una canzone che continua a farmi impazzire, wow. Raramente la ascolto fino in fondo, ma quando lo faccio continuo a rimanere impressionato e meravigliato da alcune delle cose [che continuo a trovare]. La gioia e la precisione, quando arrivi alla fine del mix, quando ascolti questo brano è come... wow; e nonostante le limitazioni (dell'epoca) continuano a venire fuori un sacco di cose. A quei tempi dovevi lasciarti andare, tutti i canali sul banco del mixer funzionavano insieme, quindi dovevi costantemente silenziare le tracce o riaprire i canali messi in muto e se sbagliavi dovevi ricominciare tutto da capo".
A questo punto, durante il podcast è possibile ascoltare l'intervistatore che incalza Plant su questa ultima frase: "Di per se è una vera e propria performance..."
Ascolta qui i podcast di Robert Plant "Digging Deep":
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