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Woodstock 50, respinta la richiesta anche per la nuova sede del festival. E adesso?

Come se non bastasse, un altro partner si è tirato indietro e ora il festival rischia davvero di non essere realizzato

Woodstock 50, respinta la richiesta anche per la nuova sede del festival. E adesso?

17/07/2019

La celebrazione del 50esimo anniversario del Festival di Woodstock del 1969, il grandissimo evento che migliaia di persone stanno attendendo da tempo, adesso rischia seriamente di essere cancellata. Ormai manca solo un mese alla data programmata per i tre giorni di festa, previsti per il 16, 17 e 18 agosto, ma praticamente manca ancora tutto, a cominciare dalla location: la richiesta degli organizzatori per ottenere i permessi necessari per la realizzazione di un evento di questa portata nella città di Vernon, nello Stato di New York, è stata appena respinta dalle autorità competenti.

Come riporta il Poughkeepsie Journal, nei giorni scorsi il Vernon Planning Board aveva già respinto le richieste scritte degli organizzatori del festival, poi ieri sera è arrivato il no anche all’ultima richiesta effettuata. Nonostante l’ennesimo ostacolo, la produzione non molla e fa sapere di essere intenzionata a presentare una nuova domanda per ottenere i permessi.

La loro tenacia è ammirevole, ma purtroppo sembra proprio che tutto gli stia remando contro: come se non bastasse, infatti, un altro partner ha deciso di ritirarsi. Si tratta della Virgin Produced, divisione di film, televisione e intrattenimento del British Virgin Group: “Considerando che i permessi dalla città di Vernon e dagli enti statali alla fine sono stati negati – si legge in un comunicato dell’azienda rilasciato a Pollstar – la Virgin Produced ha portato a termine il mandato di consulenza e ha deciso di porre fine al contratto di servizio. L’azienda e il CEO, Jason Felts, augurano il meglio agli organizzatori di Woodstock per i loro futuri tentativi”. 

Nonostante i nostri enormi sforzi per aiutare Michael Lang e la proprietà di Woodstock 50 a far risorgere il loro festival nello Stato di New York – ha dichiarato Felts – è ormai evidente che il tempo sia scaduto. Per noi è fondamentale produrre un evento ad alti livelli, quello che tutti gli artisti e tutti gli spettatori meriterebbero. Senza una location adatta e senza i permessi necessari, semplicemente non c’è più tempo per realizzare un evento del genere”. Come dargli torto? I fatti parlano chiaro.

Tuttavia, Michael Lang, il co-fondatore dello storico festival di Woodstock, sembra non volersi arrendere e si è detto ancora ottimista. Ci proverà fino alla fine anche se ormai si sta rendendo conto che probabilmente l’evento dovrà essere rimandato. “Se non funzionerà quest’anno, vorrà dire che quest’anno non ci saremo riusciti – ha dichiarato al Journal – abbiamo provato qualsiasi strada possibile, abbiamo fatto del nostro meglio e continueremo a farlo finché non troveremo una soluzione per realizzare il nostro progetto”.

L’ultimo tentativo probabilmente lo farà oggi: secondo quanto riportato dal giornalista della radio WFXV, Ben Dennis, che era presente al momento del voto delle autorità di Vernon contro la domanda degli organizzatori, Lang sarebbe intenzionato a ripresentare tutti i documenti necessari per ottenere i permessi già nelle prossime ore. Il suo prodigarsi dimostra davvero quanto ci tenga a realizzare questa grande festa; non resta che augurargli di riuscirci, prima o poi.

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