Rock News
23/05/2019
In Babysitting A Band On The Rocks, l'autore G.D. Praetorius ha un compito ben preciso, portare i lettori dietro le quinte durante i concerti rock negli Stati Uniti dei primi anni Ottanta.
Il libro, pubblicato nel 2017, si concentra su un anno trascorso con Steven Tyler degli Aerosmith, ma include anche incontri con alcuni degli altri giganti del rock, tra cui AC/DC, Van Halen, Keith Richards, Ritchie Blackmore, Yes e Tommy Lee dei Mötley Crüe.
L’opera contiene scatti delle rock star sia nel backstage sia sul palco, molte delle quali mai pubblicate prima.
Praetorius descrive però in modo esilarante e accurato un capitolo particolare, quello in cui gli AC/DC arrivarono al Nassau Veterans Memorial Coliseum di New York, l’8 ottobre 1980, durante il tour Back In Black, con il nuovo cantante Brian Johnson, e il brano Hells Bells, dedicato a Bon Scott e pronto per essere cantato.
Il gruppo trasportava con sé la propria hells bell di bronzo, del peso di circa due tonnellate e con il loro logo inciso sopra, che doveva essere calata dall’alto sul palco in modo che Johnson potesse colpirla con un grosso martello all’inizio della canzone.
Forgiata da John Taylor & Co. Bellfounders, la stessa campana ascoltata nell’album, è la protagonista di alcune pagine del libro di Praetorius in cui viene descritto per filo e per segno il suo posizionamento sul palco, non senza grossi imprevisti. Quel giorno la campana, ancora all’interno della sua custodia, sprofondò sulle tavole di legno che componevano il palco durante il suo posizionamento, facendo cadere in preda al panico tutti, tranne i membri della band.
“Menti grandi e piccole si riunivano intorno, alternando una tempesta di idee alla disperazione, ma ormai quasi tre mesi e diverse dozzine di date del tour, avevano visto più o meno tutto e sapevano che la soluzione era davvero semplice”, si legge nel libro.
Il palcoscenico perforato venne riparato e gli attrezzisti riuscirono infine da issare la campana e a posizionarla in alto, al suo posto d'onore, pronta per essere suonata per l'apertura del concerto. E di lì a poco, “le corde vocali di Brian Johnson mostrano non meno potere di quelle del suo predecessore e il suo tono rimane perfetto (almeno per le mie orecchie)”, scrive ancora Praetorius.
Le vendite degli AC/DC superano più di 200.000.000 di dischi, di cui Back in Black rappresenta da solo più di un quarto.
Rock News